sabato 21 dicembre 2013

I genitori e il fratellino morirono nella tragedia di Linate: a distanza di 12 anni si suicida

BERGAMO - Paola Rota, di 32 anni, si è uccisa nello storico castello di famiglia a Ubiale Clanezzo, in provincia di Bergamo. L'8 ottobre 2001 la donna perse, nell'incidente all'aeroporto di Linate, i genitori e il fratellino, che la stavano andando a trovare a Copenaghen per farle una sorpresa. Un anno fa si era suicidato anche il fratello Matteo. Paola Rota aveva due figli, uno di 5 anni e mezzo e il secondo di soli tre mesi.
Giovanni Rota, insieme alla moglie e al figlio più piccolo, voleva andare a riabbracciare la figlia Paola, che da qualche tempo si trovava a Copenaghen dopo aver vinto una borsa di studio. Doveva essere una sorpresa e invece quell'8 ottobre si trasformò in un vero e proprio dramma dove morirono tutti e tre. "Non l'avevano voluta avvertire che sarebbero arrivati, si erano riservati di telefonare alla figlia Paola appena sbarcati", aveva raccontato uno dei parenti intervistato dopo la tragedia. A casa erano rimasti altri due figli: Matteo e Clemens, che allora aveva 10 anni.

La camera ardente è stata allestita lontano dalla casa della famiglia, per evitare traumi al figlio maggiore: il feretro di Paola Rota è stato composto nella villa in cui viveva il fratello Matteo, dove sorge il ristorante della famiglia, "Belvedi": i Rota erano proprietari, dagli Anni Ottanta, anche del castello di Clanezzo, da loro trasformato in ristorante. Dopo la drammatica scomparsa dei genitori e del fratellino, erano stati i tre fratelli rimasti - Paola, Matteo e Clemens - a portare avanti l'attività di famiglia. In particolare Paola si era sempre dimostrata una donna forte: al ristorante aveva aggiunto un centro benessere e un albergo. Nel 2005 si era laureata in Relazioni pubbliche allo Iulm di Milano, discutendo una tesi incentrata proprio sulla tragedia di Linate. I funerali saranno celebrati lunedi' pomeriggio, nella chiesa di Almenno San Bartolomeo.

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