ROMA - Sesto Corvini, 74 anni, è stato ucciso a colpi di pistola a Casal Palocco, alla periferia sud di Roma. Sull'omicidio, avvenuto in strada mentre la vittima si trovava a bordo di un furgone, indagano i carabinieri. Secondo i primi accertamenti la vittima era proprietario di un complesso sportivo e di alcuni terreni ed era molto conosciuta nel quartiere. Il sicario avrebbe chiesto all'imprenditore quale fosse il suo nome prima di esplodergli contro almeno 3 colpi di pistola al volto. L'uomo è stato freddato in una strada, in pieno centro a Casal Palocco, che in mattinata è molto frequentata dalle famiglie che portano bimbi a scuola. Attorno alle 8.15 i residenti delle villette che si affacciano sulla via hanno sentito dei colpi di pistola in rapida successione e hanno fatto scattare l'allarme. I carabinieri hanno trovato Corvini morto nell'abitacolo.
Corvini era un imprenditore molto conosciuto in zona: aveva infatti acquistato all'asta per 250 milioni di lire le proprietà residue della Società Generale Immobiliare (Sogene) di Casal Palocco. La Sogene - che con la Convenzione del 1960 aveva realizzato il complesso immobiliare tra Roma e Ostia - era entrata in crisi finanziaria e un curatore fallimentare aveva proceduto a mettere i beni all'asta. Nel corso degli anni si erano aperti diversi contenziosi legali con gli abitanti del quartiere. Tra le aree acquisite dall'imprenditore, infatti, ce ne erano alcune sulle quali insistevano delle proprietà private per le quali l'imprenditore, nel corso degli anni, aveva chiesto il riscatto.
In particolare un contenzioso era stato aperto con il consorzio Casal Palocco per un'area destinata a discarica di potature: il tribunale aveva stabilito che all'interno di quell'area il Consorzio aveva accumulato sostanze tossiche o nocive e aveva dunque riconosciuto a Corvini un risarcimento per la bonifica per circa 5 milioni di euro: una somma che all'imprenditore è stata corrisposta in quota parte da tutte le famiglie consorziate residente nel quartiere.
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