ROMA - Incandidabilità dei condannati, in dirittura d'arrivo la nuova legge. Il governo spera di farla valere già per le elezioni regionali. Domani il ministro dell’Interno incontrerà al Viminale i suoi colleghi Paola Severino (Giustizia) e Filippo Patroni Griffi (Pubblica amministrazione) per sciogliere i nodi che restano: l’obiettivo è quello di arrivare, al massimo entro 15 giorni, al varo del consiglio dei ministri.
Poi il documento passerà al vaglio del Parlamento, ma in ogni caso il governo punta ad approvarlo in via definitiva in tempo per le prossime elezioni: "Questo è sicuro", ha chiosato il ministro Cancellieri. Ma non solo: prima della fine della legislatura, il governo sarebbe intenzionato a emanare anche nuove norme sulla trasparenza e le incompatibilità degli incarichi dirigenziali.
Il dispositivo al quale sta lavorando il governo in questi ultimi giorni prevede l'incandidabilità per coloro che sono stati condannati in via definitiva, con una pena di almeno due anni, per i delitti contro la pubblica amministrazione, quali peculato, malversazione, concussisone, corruzione e prevedere l'incandidabilità per altri delitti per i quali la legge preveda una pena detentiva superiore a tre anni. Spetta, naturalmente, al legislatore delegato determinare il termine di durata dell'incandidabilità, stabilendo che tale strumento operi comunque anche nel caso di applicazione della pena su richiesta (ovvero il patteggiamento).
L'incandidabilità riguarda le elezioni politiche, quelle europee, regionali, provinciali e circoscrizionali. Il divieto riguarda inoltre i presidenti e componenti dei consigli di amministrazioni dei consorzi ma anche quelli dei consigli e delle giunte delle unioni dei comuni. La disposizione prevede che l'incandidabilità sia temporanea e fa salve le norme penalistiche relative all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il divieto si applica a tutte le cariche pubbliche: governo, ministri, viceministri, sottosegretari e scendendo a tutti gli amministratori: sindaci, presidenti di province, consiglieri comunali, ma anche presidenti e consiglieri delle Comunità montane.
“Il fatto quotidiano” ha pubblicato l’elenco degli attuali parlamentari indagati e condannati. Eccolo:
ABRIGNANI Ignazio (PDL) - indagato per dissipazione post-fallimentare.
ALESSANDRI Angelo (Lega Nord) - indagato per finanziamento illecito ai partiti.
ANGELUCCI Antonio (PDL) - Indagato per associazione a delinquere, truffa e falso.
ARACU Sabatino (PDL) - Rinviato a giudizio nella sanitopoli abruzzese.
BARANI Lucio (PDL) - Richiesta di rinvio a giudizio per abuso d’uffici.
BARBARESCHI Luca (Gruppo Misto) - Indagato per abusivismo.
BERLUSCONI Silvio (PDL) - 2 amnistie (falsa testimonianza P2, falso in bilancio Macherio); 1 assoluzione per depenalizzazione del reato (falso in bilancio All Iberian); 2 processi in corso (intercettazioni Unipol, processo Ruby). 5 prescrizioni (Lodo Mondadori, All Iberian, Consolidato Fininvest, Falso in bilancio Lentini, processo Mills). Il 26 ottobre 2012 è stato condannato in primo grado a 4 anni di reclusione per frode fiscale nel processo Mediaset (prescritto per il reato del 2001, ma non per gli esercizi 2002-2003). Tre dei 4 anni sono stati condonati per indulto. E' stato inoltre interdetto dai pubblici uffici per tre anni e dovrà pagare un risarcimento di 10 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate.
BERNARDINI Rita (PD) - Condannata nel 2008 a quattro mesi per cessione gratuita di marijuana, pena estinta per indulto.
BERRUTI Massimo Maria (PDL) - condannato in appello a 2 anni e 10 mesi nell'inchiesta per i fondi neri Fininvest.
BOSSI Umberto (Lega Nord) - condannato a 8 mesi di reclusione per finanziamento illecito, 1 anno per istigazione a delinquere, 1 anno e 4 mesi per vilipendio alla bandiera poi indultati, oggi è indagato per truffa ai danni dello Stato.
BRAGANTINI Matteo (Lega Nord) - condannato in appello per propaganda razziale.
BRANCHER Aldo (PDL) - condannato in primo grado e appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al psi. Il primo reato prescritto, il secondo depenalizzato. Indagato per ricettazione. Condannato in appello a due anni per appropriazione indebita e ricettazione.
BRIGANDI' Matteo (Lega Nord) - condannato in primo grado per truffa aggravata alla regione Piemonte.
BRIGUGLIO Carmelo (PDL) - vari processi a carico (truffa, falso, abuso d'ufficio), alcuni prescritti, alcuni trasferiti ad altri tribunali ed in seguito assolto.
BOSI Francesco (UDC) - Indagato per abuso d'ufficio
CALDEROLI Roberto (Lega Nord) - indagato per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale prescritto. Indagato per truffa dal Tribunale dei ministri, i senatori votano contro l’autorizzazione a procedere.
CALIENDO Giacomo (PDL)- Indagato per violazione della legge Anselmi sulle società segrete (inchiesta nuova P2).
CAMBER Giulio (PDL) - condannato in via definitiva per millantato credito.
CAPARINI Davide (Lega Nord) - resistenza a pubblico ufficiale prescritto.
CARLUCCI Gabriella (Udc, eletta nel Pdl): condannata a risarcire una sua collaboratrice.
CARRA Enzo (UDC): ai tempi di Tangentopoli finì in manette davanti alle telecamere, è stato condannato in via definitiva a 16 mesi per false dichiarazioni ai pm.
CASTAGNETTI Pierluigi (PD) - rinviato a giudizio per corruzione, prescritto. CASTELLI Roberto (Lega Nord) - indagato per abuso d'ufficio patrimoniale, il Senato vota totale immunità.
CATONE Giampiero (PDL) - condannato in primo grado a otto anni per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, falso, false comunicazioni sociali e bancarotta fraudolenta pluriaggravata.
CESA Lorenzo (UDC) - condannato in primo grado per corruzione aggravata, condanna annullata in appello per incompatibilità del GIP, indagato per truffa e associazione a delinquere.
CESARO Luigi (PDL) - Indagato per associazione camorristica.
CIARRAPICO Giuseppe (PDL) - condannato per truffa aggravata e continuata ai danni di INPS e INAIL, multa per violazione legge tutela "lavoro fanciulli e adolescenti", condannato per falso in bilancio e truffa, condanna per diffamazione, condannato per bancarotta fraudolenta, condannato per finanziamento illecito, condannato per il crac "valadier", condannato in appello per assegni a vuoto e in seguito reato depenalizzato, condanna in primo grado per abuso ed in seguito prescritto, condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni, rinviato a giudizio per ricettazione, indagato per truffa ai danni di palazzo Chigi.
CRISAFULLI Vladimiro (PD) - Ex sindaco di Enna e uomo forte dei Ds siciliani, è sotto inchiesta insieme a Totò Cuffaro per violazione di segreto d’ufficio nell’inchiesta su Messina Ambiente. Ë stato indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa. Indagine archiviata nel febbraio 2004.
COSENTINO Nicola (Pdl): accusato di legami con il clan dei Casalesi, il Parlamento ha negato la richiesta d’arresto. Imputato anche nell’inchiesta sulla P3.
CURSI Cesare (PDL) - Indagato per corruzione.
CUSUMANO Stefano (Udeur) - Arrestato nel 1999 a Catania con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e turbativa d’asta. Oggi resta sotto processo, con la sola accusa di turbativa d’asta, per gli appalti del nuovo ospedale Garibaldi di Catania. È senatore della Repubblica.
D'ALEMA Massimo (PD) - finanziamento illecito accertato, prescritto.
D’ALI' Antonio (PDL): rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.
DE ANGELIS Marcello (PDL) - condannato per banda armata e associazione eversiva.
DE GREGORIO Sergio (PDL) - indagato per associazione per delinquere, concorso in truffa e truffa aggravata, concorso in bancarotta fraudolenta. Il Senato ha negato l’autorizzazione all’arresto.
DELL'UTRI Marcello (PDL) - condannato per false fatture e frode fiscale, condannato in appello per tentata estorsione mafiosa, condannato in secondo grado a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa ma annullata con rinvio dalla Cassazione.
DEL PENNINO Antonio (PDL) - ha patteggiato una pena di 2 mesi e 20 giorni nel processo per le tangenti Enimont. A ottobre 1994 altro patteggiamento: di una pena di 1 anno, 8 mesi e 20 giorni per tangenti relative alla Metropolitana milanese. Prescritto per corruzione.
DE LUCA Francesco (PDL) - indagato per tentata corruzione in atti giudiziari.
DE LUCA Vincenzo (PD) - Nel dicembre 2008 con altri 46 imputati, viene rinviato a giudizio per truffa ai danni dello stato e falso in relazione alla vicenda relativa alla delocalizzazione delle Manifatture Cotoniere Meridionali. Nell'aprile 2009 il rinvio viene confermato per De Luca ad altri 13 imputati. Nel luglio 2010 viene condannato in primo grado dalla Corte dei Conti (sezione giurisdizionale di Napoli), insieme all'ex-sindaco De Biase ad alcuni dirigenti comunali, per questioni inerenti gli stipendi dei dirigenti del Comune di Salerno. Viene condannato a pagare 23 mila euro . Il 6 luglio 2010 la Corte dei Conti di Salerno dichiara la prescrizione nei confronti di De Luca e degli altri imputati del processo per lo sversamento di rifiuti, nel 2001, nel sito di Ostaglio, non ancora completato.
DI STEFANO Fabrizio (PDL): rinviato a giudizio per corruzione.
DI GIUSEPPE Anita (IDV): indagata per abuso di ufficio, turbativa d’asta e associazione a delinquere.
DELLA VEDOVA Benedetto (FLI): È stato condannato a quattro mesi di reclusione e al pagamento di una multa di due milioni delle vecchie lire per aver distribuito hashish a Porta Portese nel corso di una manifestazione, nel 1995, di disobbedienza civile per promuovere la liberalizzazione delle droghe leggere.
ESPOSITO Stefano (PD) - Indagato, ha versato un'oblazione di duemila euro per evitare l’accusa di aver violato la legge elettorale. Prosciolto dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Torino in data 3 dicembre 2007.
FARINA Renato (PDL) - condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi per falso in atto pubblico, ha patteggiato una pena di 6 mesi per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar.
FASANO Vincenzo (PDL) - condannato per concussione, indultato.
FAZZONE Claudio (PDL): rinviato a giudizio per abuso d’ufficio.
FIRRARELLO Giuseppe (PDL) - condannato in primo grado per turbativa d’asta, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa (nel ’99 il Senato ha negato l’arresto).
FITTO Raffaele (PDL) - rinvio a giudizio per concorso in corruzione, falso e finanziamento illecito.
FRIGERIO Gianstefano (PDL) - Ex leader della Dc, diventato uno degli strateghi di Forza Italia. Ha confessato, per esempio, di aver ricevuto 150 milioni da Paolo Berlusconi, in cambio dei permessi alla Fininvest per gestire la discarica di Cerro Maggiore. Ha accumulato tre condanne definitive: 1 anno e 4 mesi per finanziamento illecito ai partiti, 1 anno e 7 mesi per finanziamenti illeciti e ricettazione, 3 anni e 9 mesi per corruzione e concussione. Doveva scontare in definitiva una pena di 6 anni e 5 mesi. Affidato poi ai servizi sociali, ha avuto il permesso dal giudice di sorveglianza di frequentare il Parlamento per qualche giorno al mese: come pratica di riabilitazione.
GALATI Giuseppe (PDL) - indagato per associazione a delinquere, truffa e associazione segreta.
GALIOTO Vincenzo (PDL) - Condannato in primo grado per falso in bilancio.
GENOVESE Fracantonio (PD) - Indagato per abuso d’ufficio per affidamenti fatti durante la sua sindacatura a Messina a un’azienda di servizi.
GIUDICE Gaspare (PDL) - condannato in primo grado per bancarotta, prescritto.
GRASSANO Maurizio (Responsabili) - Sotto processo per truffa.
GRILLO Luigi (PDL) - rinviato a giudizio per aggiotaggio, indagato e prescritto per truffa.
IAPPICA Maurizio (Gr.Misto, eletto nel PDL): rinviato a giudizio per false fatture, falso in bilancio e abuso d’ufficio, prescritto.
LA LOGGIA Enrico (PDL) - Indagato al Tribunale dei ministri per finanziamenti dalla Parmalat di Calisto Tanzi (100 mila euro) in cambio di presunte “consulenze”.
IAPICCA Maurizio (PDL) - rinviato a giudizio per false fatture, falso in bilancio e abuso d'ufficio, prescritto.
LA MALFA Giorgio (Gruppo Misto) - condannato per finanziamento illecito. Al termine dell'iter processuale, la Cassazione gli riconobbe l'assenza di "ogni profitto personale", e la "lealtà processuale", concedendogli il beneficio della non menzione nel casellario penale.
LAGANA' FORTUGNO Maria Grazia (PD) - indagata per truffa ai danni dello Stato.
LANDOLFI Mario (PDL) - indagato per corruzione e truffa "con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare il clan mafioso La Torre".
LEHNER Giancarlo (PDL) - condannato per diffamazione.
LETTA Gianni ( PDL) - Nel 1993 era stato indagato per corruzione dalla procura di Roma che ne aveva chiesto addirittura l’arresto. L’inchiesta era stata poi archiviata, ma con motivazioni non proprio esaltanti per Letta. Un altra inchiesta era stata scippata, negli anni Ottanta, alla procura di Milano dal porto delle nebbie romano: quella di Gherardo Colombo sui fondi neri dell’Iri, nella quale l’allora direttore del “Tempo” Gianni Letta aveva ammesso, nel dicembre 1984, di aver ricevuto 1 miliardo e mezzo di lire in nero dall’ente statale per ripianare i buchi del suo disastrato giornale. Un giornale che, scrissero Scalfari e Turani in “Razza padrona”, era “in vendita ogni giorno, e non solamente in edicola”.
LOLLI Giovanni (PD) - rinviato a giudizio per favoreggiamento.
LOMBARDO Angelo (Gruppo Misto) - Indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.
LUMIA Giuseppe (PD) - Indagato per diffamazione. È stato querelato dal suo ex addetto stampa.
LUNARDI Pietro (PDL) - Indagato per corruzione.
LUONGO Antonio (PD) - Rinviato nel 2009 a giudizio per corruzione nell’inchiesta su affari e politica a Potenza.
LUSETTI Renzo (PD) - condannato a risarcimento di 1 milione di lire per consulenze ingiustificate.
LUSI Luigi (Gr. Misto, eletto nel PD): indagato per appropriazione indebita e calunnia, è attualmente in carcerazione preventiva e resta senatore.
MALGIERI Gennaro (PDL) - Condannato dalla Corte dei Conti per la nomina di Alfredo Meocci a dg della Rai.
MANNINO Calogero (UDC) - condannato in appello per concorso esterno in associazione mafioso e processo d'appello annullato e da rifare, rinviato a giudizio per associazione a delinquere, appropriazione indebita, frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine, falso ideologico e truffa aggravata. Nel 2010 la cassazione ha annullato definitivamente la condanna. Oggi indagato nell'inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia presso la Procura della Repubblica di Palermo.
MARONI Roberto (Lega Nord) - condannato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale (pena commutata in multa).
MATTEOLI Altero (PDL) - imputato per favoreggiamento, processo bloccato dalla Camera.
MESSINA Alfredo (PDL) - indagato per favoreggiamento in bancarotta fraudolenta.
MILANESE Marco (PDL) - Indagato per corruzione, rivelazione segreta e associazione a delinquere (P4).
NANIA Domenico (PDL) - condannato per lesioni personali, condannato in primo grado per abusi edilizi e prescritto.
NARO Giuseppe (UDC) - condannato per abuso d'ufficio, condanna in primo grado per peculato prescritta.
NESSA Pasquale (PDL) - rinviato a giudizio per concussione.
NESPOLI Vincenzo: (PDL): indagato per concorso in scambio elettorale, concorso in bancarotta fraudolenta e concorso in riciclaggio. Richiesta di arresto respinta dal Senato.
ORLANDO Leoluca (IDV) - condannato per diffamazione.
PARAVIA Antonio (PDL) - arrestato per tangenti, prescritto.
PAPA Alfonso (PDL) - accusato di concussione, favoreggiamento e rivelazione del segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sulla Loggia P4. Lo scorso luglio 2011 è arrivata dalla giunta per le autorizzazioni della Camera l'ok all'arresto per la stessa inchiesta P4. Finito per mesi in carcere è stato poi scarcerato.
PAPANIA Antonio (PD) - patteggia accusa per abuso d'ufficio.
PILI Mauro (PDL) - Ex presidente della Regione Sardegna, Ë indagato a Cagliari per peculato.
PINI Gianluca: (Lega Nord): indagato per millantato credito.
PITTELLI Giancarlo (PDL) - indagato per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e “appartenenza a loggia massonica segreta o struttura similare” e per minacce e lesioni a un collega avvocato.
PISTORIO Giovanni (Gruppo Misto) - Condannato dalla Corte dei conti per danno erariale.
PORFIDIA Americo (Responsabili) - Richiesta di rinvio a giudizio per tentata estorsione e favoreggiamento alla Camera.
RIGONI Andrea (PD) - condanna in primo grado per abuso edilizio prescritta.
RIZZOLI De Nichilo Melania (PDL) - Indagata per concorso in falso.
ROMANI Paolo (PDL) - Viene indagato per bancarotta fraudolenta e false fatture. L’udienza preliminale termina però con un pieno proscioglimento: per Romani niente bancarotta. Il suo nome è anche nell’elenco dei politici che ricevono generosi finanziamenti dalla Banca popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani. In effetti Romani ha bisogno di soldi: sta pagando circa 400 mila euro come risarcimento al curatore fallimentare di Lombardia 7.
ROMANO Francesco Saverio (ex UDC, adesso ai "Responsabili") - Assolto dall'acusa di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione, è attualmente indagato per corruzione.
ROSSO Roberto (ex Fli, ora al Pdl e attuale sottosegretario all’Agricoltura del governo Berlusconi): indagato per associazione a delinquere dalla Procura di Vercelli.
RUSSO Paolo (PDL) - indagato per violazione della legge elettorale.
SAVINO Elvira (Indagata per concorso in riciclaggio).
SCAJOLA Claudio (PDL) - arrestato per concussione aggravata nel 1983, è stato poi prosciolto. E' indagato per la casa vicino al Colosseo pagata dall’imprenditore Diego Anemone.
SCAPAGNINI Umberto (PDL) - condannato in primo grado per abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale, indagato per abuso d'ufficio aggravato.
SCELLI Maurizio (PDL) - E' stato condannato a pagare 900 mila euro per irregolarità nell'acquisizione di servizi informatici.
SCIASCIA Salvatore (PDL) - condannato per corruzione alla Guardia di finanza.
SCILIPOTI Domenico (Popolo e Territorio): Nel luglio 2009 è condannato (in secondo grado) al pagamento di 200.000 euro, Scilipoti subisce il pignoramento dell'abitazione e di sette immobili di sua proprietà. Il tribunale ravvisa inoltre un profilo penale e indaga Scilipoti per calunnia e produzione di documenti falsi in merito ai debiti contratti; a novembre 2010 riceve un avviso di garanzia. Nel novembre 2011 la condanna viene confermata anche in Cassazione, Scilipoti è condannato a pagare 230 000 euro, in caso contrario sarà avviato il pignoramento dei suoi beni.
SIMEONI Giorgio (PDL) - indagato per associazione per delinquere e corruzione.
SERAFINI Giancarlo (PDL) - Ha patteggiato una condanna per corruzione.
SPECIALE Roberto (PDL) - condannato in appello a 18 mesi per peculato: è accusato di essersi fatto arrivare un carico di spigole nel paesino trentino in cui era in vacanza.
TEDESCO Alberto (Partito Democratico): agli arresti domiciliari, indagato per turbativa d'asta e corruzione. Il 20 luglio scorso la Camera dei Deputati l'ha salvato negando l'autorizzazione all'arresto.
TOMASSINI Antonio (PDL) - condannato per falso.
TORTOLI Roberto (PDL) - condannato in secondo grado a 3 anni e 4 mesi per estorsione.
VALENTINO Giuseppe (PDL) - Sottosegretario alla Giustizia del governo Berlusconi, è indagato in Calabria in relazione “a condotte attinenti gli interessi della criminalità organizzata nel settore dei finanziamenti pubblici, degli appalti, delle infiltrazioni nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione”. Il suo nome Ë anche presente nelle indagini sulle scalate bancarie dell’estate 2005, indicato come uno dei politici che erano punto di riferimento per il banchiere Gianpiero Fiorani. E' stata chiesta l'archiviazione per entrambi i procedimenti.
VERDINI Denis (PDL): indagato per false fatture, mendacio bancario, appalti G8 L’Aquila, associazione a delinquere e abuso d’ufficio.
VISCO Vincenzo (PD) - Deputato della Repubblica, ex ministro Ds. Condannato definitivamente dalla Cassazione nel 2001 per abusivismo edilizio, per via di alcuni ampliamenti illeciti nella sua casa a Pantelleria: 10 giorni di arresto e 20 milioni di ammenda.
VITO Alfredo (PDL) - Fu indagato, arrestato e processato per tangenti. Condanna definitiva e 2 anni patteggiati e oltre 4 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli. La Direzione distrettuale antimafia di Napoli chiese al Parlamento l’autorizzazione a procedere contro di lui anche per concorso esterno in associazione a delinquere di tipo mafioso, sospettando suoi rapporti con la Camorra (fu poi prosciolto). Patteggiò la condanna e restituì parte del malloppo. Quei quasi 5 miliardi sono stati impiegati per costruire un parco pubblico alla periferia di Napoli.
VIZZINI Carlo (PDL) - condannato in primo grado per finanziamento illecito, si è salvato solo con la prescizione. Era coinvolto nella maxi tangente Enimont.
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