LONDRA - Voleva guadagnare molti soldi e per farlo era disposta a tutto. Anche di rovinare la vita al figlio di 10 anni. È la triste vicenda accaduta a Gloucester, in Gran Bretagna, dove una madre 36enne, Emma La Garde, ha convinto il figlio di essere malato di tumore, mettendo in piedi una serie di bugie per ottenere dei benefici economici. Per rendere più credibile la malattia, gli ha rasato i capelli e le sopracciglia, costringendolo su una sedia a rotelle.
Anche il marito ha creduto al male del piccolo, finchè non ha scoperto il terribile imbroglio una volta separatosi dalla donna. Emma ha trascinato suo figlio in un vero e proprio incubo quando il bambino aveva ancora 6 anni, costringendolo a vivere come un malato di cancro. Dopo aver avuto difficoltà economiche in famiglia, per la perdita del lavoro del padre, Emma escogita lo stratagemma per fare cassa. Il primogenito, il più grande di tre figli, ha un male incurabile.
La donna, 37 anni, lo ha raccontato ai vicini, che si sono prodigati in assegni e solidarietà. Il bambino ha smesso di giocare con gli amici, sia a scuola che nel tempo libero, per le sue condizioni. Con i soldi raccolti la famiglia era anche stata in vacanza al Disney World in Florida, portandosi sempre dietro il bambino in sedia a rotelle.
La finzione in cui era immerso il ragazzino è terminata nel 2010, quando il padre, dopo aver scoperto la farsa attraverso delle analisi del sangue che testimoniavano il buono stato di salute del bambino, ha denunciato la moglie. Il piccolo ha capito cosa gli fosse successo in questi anni soltanto dopo l’arresto della madre.
“Lei è il diavolo. Non credo che abbia un cervello normale. Non riesco a capire che cosa è accaduto. Non mi manca. È stato orribile che la mia mamma mi abbia fatto credere che avevo il cancro”, ha commentato il bambino. La donna è stata condannata dal tribunale di Gloucester a tre anni di reclusione per truffa e abusi sul figlio. Aveva intascato complessivamente 85.898 sterline (107mila euro) di benefici e crediti di imposta dalla sua truffa tra ottobre 2007 e febbraio 2011.
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