giovedì 22 settembre 2011

La camera dice no all'arresto di Milanese.Il governo tiene per sette voti

ROMA - La Camera ha detto no all'arresto del deputato pdl Marco MilaneseE' stata infatti accolta con 312 voti favorevoli e 305 contrari, la proposta contraria all'arresto formulata dalla giunta per le autorizzazioni a procedere. Il voto è avvenuto a scrutinio segreto. La maggioranza richiesta era di 309 in virtù dei 617 presenti e votanti.  I colleghi del Pdl hanno manifestato all'ex braccio destro di Tremonti la propria soddisfazione per il 'verdetto' dell'Aula con abbracci, strette di mano e pacche sulle spalle. Milanese, all'annuncio del presidente della Camera Gianfranco Fini, è rimasto seduto, accogliendo con flemma il pronunciamento dell'Aula.
Contro la richiesta di arresto, pur nel rispetto della libertà di voto di coscienza nello scrutinio segreto, si sono espressi in Giunta e nelle dichiarazione di voto i gruppi parlamentari di maggioranza Pdl, Lega e Responsabili (Popolo e Territorio). A favore, invece, quelli di opposizione: Pd, Idv, Udc, Fli, Api, Mpa. La richiesta di arresto era stata presentata alla Camera dalla Procura di Napoli che contesta a Milanese corruzione e favoreggiamento, nell'ambito dell'inchiesta sulla cosidetta P4.

Durante l'esame della richiesta di arresto di Milanese, il deputato era in aula, seduto tra i banchi del Pdl, praticamente da solo. Accanto al deputato, che ieri si è autosospeso dal partito e dal gruppo, non c'era nessuno dei suoi colleghi. Oggi il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sarà alla riunione del Fmi per Washington. Quindi, oltre a non partecipare al Cdm non era presente nemmeno alla camera per il voto sul suo braccio destro.   

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