sabato 3 settembre 2011

Cameraman malese ucciso a Mogadiscio da soldati della Forza di Pace. Per errore


Un soldato dell'Amisom di pattuglia a Mogadiscio

MOGADISCIO - Un cameraman della Malesia, Noramfaisul Mohd Nor è stato ucciso e un giornalista ferito - riferisce il sito somaliareport.com -  da soldati delle forze di pace dell’Unione africana (conosciute anche come AMISOM) ieri pomeriggio a Mogadiscio, mentre viaggiava su un veicolo 4x4. Il cameraman, 39 anni, è stato ucciso, mentre stava tornando con cinque colleghi da una visita ai campi profughi in alcune zone della capitale, diretto al suo albergo. Faceva parte di una missione umanitaria in Somalia. Lascia la moglie e due figli, uno di 8 e uno di 2 anni.
I soldati dell’AMISOM hanno sparato sul convoglio malese nonostante il veicolo delle vittime fosse scortato dai soldati del governo federale di transizione della Somalia (GFT).
L’incidente è avvenuto sulla strada che collega l’aeroporto e il palazzo presidenziale ed è l’unica arteria utiulizzata daAMISOM quando pattugliano la capitale.
I soldati, presumibilmente in preda al panico dopo aver visto il veicolo che si avvicinava a un incrocio tentando di attraversarlo, hanno sparato scambiandolo per un mezzo sospetto.
Ultimamente c’è rivalità tra AMISOM e GFT quando si tratta di scorte a convogli di aiuti alimentari; normalmente queste carovane preferiscono le scorte offerte dal governo di transizione perché operate da soldati somali che conoscono il terreno, a differenza dei soldati di Burundi e Uganda dell’AMISOM  

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