Domenico Lombardo |
VIBO VALENTIA - Un docente del liceo musicale Vito Capialdi di Vibo Valentia, Domenico Lombardo, di 47 anni, è stato ferito molto gravemente stamani con sette colpi di pistola. A sparare, in una via del centro, è stata una donna con un'arma calibro 7.65. Lombardo, che insegna violino, ha riportato ferite alla testa, al torace, al collo ed all'addome ed è stato ricoverato in prognosi riservata nell'ospedale di Vibo. Sul ferimento indaga la Squadra mobile di Vibo Valentia. La donna - Caterina Cananzi, di 50 anni - è stata subito arrestata e ha sparato per vendicarsi del fatto che il docente aveva una relazione con la figlia, che ha 26 anni. Il ferimento è avvenuto durante un incontro del docente con la ragazza al quale si è improvvisamente presentata la madre della giovane. La donna ha estratto dalla borsa una pistola ed ha sparato. L'intento omicida della donna - per gli inquirenti - è indubbio. Il ferimento è avvenuto in un'aula del conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia, dove Lombardo, che insegna al liceo musicale Vito Capialbi della stessa città e la figlia ventiseienne della donna che gli ha sparato si erano dati appuntamento. La giovane studia pianoforte nello stesso conservatorio, mentre Lombardo, secondo quanto si è appreso, si recava spesso nella struttura per esercitarsi. Tra i due c'era una relazione che andava avanti da circa un anno ma che era fortemente osteggiata dalla madre della giovane per il fatto che l'uomo è separato ed ha due figli, oltre che per la differenza d'età. Domenico Lombardo, secondo fonti investigative, pur essendo stato ricoverato nell'ospedale di Vibo Valentia con la riserva della prognosi, non sarebbe comunque in imminente pericolo di vita, anche se le sua condizioni si sono aggravate nelle ultime ore. L'aggravarsi delle condizioni del docente hanno indotto i medici dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo a disporne il trasferimento in elisoccorso in una clinica del capoluogo siciliano. In particolare, a destare preoccupazione è la ferita alla bocca causata da uno dei proiettili ritenuti ed esplosi dalla donna e che hanno finito per sfigurare il docente.
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