Mario Draghi |
BRUXELLES - "Il risanamento in corso è necessario ma può probabilmente limitare la ripresa," così come l'alto livello di disoccupazione e la sottoultilizzazione delle capacita' industriali. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, durante un'audizione alla commissione affari economici del Parlamento europeo a Bruxelles. Anche "l'insufficiente progresso delle riforme stutturali in diversi paesi europei rappresenta un elemento cruciale di rischio di ribasso delle previsioni economiche" per l'area euro.
"Le previsioni economiche continuano a mostrarci rischi al ribasso", ha aggiunto Draghi, sottolineando che fattori problematici per la ripresa e la fiducia sono, oltre all'insufficiente livello di riforme, anche "l'indebolimento della crescita della zona euro e i rischi geopolitici, che possono ridurre la fiducia." Il presidente della Bce ha ribadito che "Le nostre previsioni per una ripresa moderata nel 2015 e nel 2016 restano valide in quanto la domanda dovrebbe essere supportata da diversi fattori, tra cui la politica monetaria e progressi nel consolidamento dei conti e nelle riforme strutturali in alcuni paesi".
Per Draghi, "occorre restare in allerta contro i possibili rischi al ribasso sull'outlook dell'inflazione". Ulteriori misure straordinarie da parte dell'Eurotower "potrebbero includere cambiamenti nell'entita' e nella composizione del bilacio dell'Eurosistema, se queste misure dovessero servire ad assicurare la stabilità dei prezzi a medio termine". Draghi ritiene anche che il pacchetto per allentare le condizioni del credito sia "portando dei benefici tangibili".
"Vediamo i primi segnali che il nostro pacchetto di misure a sostegno del credito sta portando risultati concreti, ma più tempo è necessario per maggiori risultati." La Banca centrale europea, ha spiegato il presidente, resta impegnata a portare il livello di misure monetarie pro-credito e pro-inflazione "fino a un livello tale da raggiungere il sostegno ricercato a favore dell'inflazione e della ripresa economica". Draghi ha aggiunto che il board della Bce "è unanime nel sostenere possibili misure addizionali non convenzionali" per rilanciare il credito nell'eurozona che potranno "cambiare ulteriormente la quantita' e la composizione dei conti del sistema dell'euro".
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