LOS CABOS (Messico) - Salta, a sorpresa, l'attesissimo vertice tra i leader Ue presenti al G20 avrebbero dovuto avere nella serata messicana con il presidente Usa Barack Obama sulla crisi dell'eurozona anche alla luce del voto in Grecia. Mentre si attendeva qualche notizia sull'esito del colloquio e' rimbalzata infatti la notizia che quell'incontro è stato ''cancellato'', come fanno sapere fonti della Casa Bianca.
Nessuna motivazione specifica o ufficiale ma solo un vago riferimento al fatto che Obama avra' l'occasione di vedere i colleghi europei oggi, nella seconda giornata di lavori, insieme ad altri incontri a margine del G20. E se c'e' chi spiega la cancellazione con il prolungarsi della cena e della discussione sull'Europa con tutti i leader, nel formato a 20, sono in molti a scommettere che dietro il mancato appuntamento ci siano le tensioni emerse nelle ultime ore tra le due sponde dell'Atlantico. Con una Merkel accerchiata. La cancelliera Merekel continua infatti a dire no agli euerobond e a qualsiasi forma di mutualizzazione del debito. Senza contare la linea dura che Frau Angela mantiene nei confronti di Atene, rinviando al mittente qualsiasi ipotesi di dilazione degli impegni presi dalla Grecia. Una linea in totale controtendenza con quella di Barack Obama, che prima della cena di stasera ha voluto un incontro a due. Un faccia a faccia durato 45 minuti e coperto dal piu' stretto riserbo. Ma non e' difficile ipotizzare che per la Merkel siano stati tre quarti d'ora di tensione, con il presidente americano piu' che mai in pressing sull'Europa.
I leader mondiali hanno espresso allarme a Los Cabos in ciò che hanno visto come una mancanza di progressi nel far fronte alla crisi dell'euro. Il Capo della Banca Mondiale Robert Zoellick ha detto: "Stiamo aspettando che l'Europa ci dica che cosa sta per fare."
Nel frattempo, Jose Angel Gurria, il capo messicana dell'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OCSE), ha detto che la crisi è "il rischio singolo più grande per l'economia mondiale".
Pascal Lamy, il capo dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), ha messo in guardia circa il pericolo di contagio della crisi dell'euro. Ha detto che la volatilità globale porta una tendenza verso il protezionismo, che non è stato solo lo stallo del libero scambio, ma la partenza per invertire tale tendenza.Il primo ministro canadese Stephen Harper ha invitato i leader dell'Eurozona ad apportare modifiche strutturali per risolvere la crisi del debito.
Ma Barroso ha montato una forte difesa della gestione dell'Unione europea della crisi. "Francamente, non siamo venuti qui per ricevere lezioni in termini di democrazia o in termini di come gestire l'economia", ha detto ai giornalisti.
E' stato comunque "ampiamente soddisfatto" l'obiettivo di un aumento per 456 miliardi di dollari del fondo dell'Fmi da usare come "firewall" per l'Europa. Lo si apprende da fonti del G20. Nel corso del vertice di Los Cabos sono state definite le quote di partecipazione cui hanno aderito anche i paesi Brics (la cui adesione era finora rimasta sulla carta) con quote che vanno dai 43 miliardi della Cina a 10 miliardi ciascuno di Brasile, Cina, India e Russia.
Ad annunciarlo con soddisfazione è stato il direttore generale del Fondo Monetario, Christine Lagarde. "Possono essere usati come seconda linea di difesa" per risolvere e prevenire crisi finanziarie, spiega Lagarde. L'aumento - sottolinea - "raddoppia quasi la capacità di erogazione prestiti del Fmi".
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