PALERMO - Il molo Santa Lucia e' blindato anche oggi. Cinquecento uomini delle forze dell'ordine si alternano presidiando i due 'centri di raccolta galleggianti' sistemati nel porto di Palermo: La Moby Fantasy e l'Audacia di Grandi navi veloci, dove sono stati stipati650 tunisini sgomberati da Lampedusa a seguito del rogo che ha devastato il centro di accoglienza dell'isola e della successiva guerriglia che ha coinvolto anche i lampedusani.
Nel capoluogo siciliano sono giunti a bordo di una rapida successione di C130 dell'aeronautica militare. Poi il trasferimento nello scalo portuale con un massiccio spiegamento di forze dell'ordine. A guidare le operazioni c'e' anche Manfredi Borsellino, figlio del magistrato ucciso dalla mafia, vicequestore del commissariato Cefalu', impegnato su questo fronte insieme agli uomini fatti giungere da tutta Italia.
Il porto e' l'ultima tappa dei migranti: da qui, come gia' accaduto ieri pomeriggio, a gruppi giornalieri di cento vengono condotti all'aeroporto per il rimpatrio in Tunisia. A questo scopo due pullman stamane hanno fatto ingresso in porto scortate da due gezzelle. Gli stranieri che momentanemante restano devono essere tenuti a bada. Guardati a vista, finche' non termineranno le delicate operazioni. Qualcuno assiste a quello che accade con timore, pensando alle navi che ospitano dei 'rivoltosi' e attraccate al molo di una grande citta'.
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