ROMA - Il brigadiere Giuseppe Cangrande, subito dopo essere stato colpito |
ROMA - Lo sparatore di Roma parla e confessa: “Volevo sparare ai politici”. Secondo i carabinieri Luigi Preiti sarebbe venuto a Roma proprio con l'intenzione di compiere un «gesto eclatante»: non è stato accertato se è arrivato già armato o se la pistola se l'è procurata a Roma. Nella sua confessione davanti al pm di Roma, Pierfilippo Laviani, Pietri ha detto che il suo obiettivo erano i politici. "E' un uomo pieno di problemi che ha perso il lavoro, aveva perso tutto, era dovuto tornare in famiglia: era disperato. In generale voleva sparare sui politici, ma visto che non li poteva raggiungere ha sparato sui carabinieri", ha spiegato Laviani. "Ha confessato tutto. Non sembra una persona squilibrata".
«Luigi Preiti voleva suicidarsi dopo aver sparato ai carabinieri ma non c'è riuscito perché aveva finito il caricatore - ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano - E' stato il tragico gesto criminale di un disoccupato».
I carabinieri feriti sono il brigadiere Giuseppe Giangrande, 50 anni, e il carabiniere scelto Francesco Negri, 30 anni, entrambi effettivi al Battaglione Toscana. Giangrande, vedovo da due mesi e padre di una ragazza di 23 anni, è stato raggiunto da un colpo di pistola al collo. Cadendo ha battuto la testa, riportando anche un trauma cranico. Le sue condizioni sono giudicate gravi: è stato ricoverato in codice rosso al Policlinico Umberto I. Il primo bollettino medico parla di lesione della colonna vertebrale cervicale. Per lui la prognosi resta riservata. «Presentava una ferita d'arma da fuoco con foro di entrata nella regione laterale del collo sinistra e non si apprezzava foro di uscita - si legge nel bollettino - Il proiettile è stato estratto dalla regione sovrascapolare destra. Gli accertamenti eseguiti hanno dimostrato che nel tragitto il proiettile ha leso la colonna vertebrale cervicale».
Negri è stato invece ferito da due colpi a una gamba e anche lui ha una ferita alla testa causata dalla caduta: è stato trasportato all'ospedale San Giovanni in codice rosso. Le sue condizioni, comunque, non sono preoccupanti.
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