lunedì 4 febbraio 2013

Il lunedì nero della Borsa: -4,5%. Crollano le banche. Caso Mps e promesse di Berlusconi "la causa del caos" secondo il WSJ


MILANO - La Borsa chiude a -4,5%, realizzando la peggiore perfomance in Europa; male anche gli altri indici e Wall Street. Crollano le banche, e non solo in Italia, con lo spread BTp/Bund in rialzo a 282 punti base (intorno a 266 la chiusura di venerdì): Unicredit cede oltre otto punti, nuove vendite su  Mps, inizialmente sospeso per eccesso di ribasso, poi rientrato con un calo del 5%.. A pesare sul comparto bancario e in generale sull'andamento di tutte le borse Ue sono le incertezze su Italia e Spagna, per i timori legati allo scandalo sui presunti pagamenti illegali al premier spagnolo Rajoy e al suo partito e alle prossime elezioni in Italia.
Il Wall Street Journal imputa alle incertezze dell'Italia e della Spagna l'andamento negativo dei mercati, anche in America. Il quotidiano economico ritiene che il "crollo" degli indici di Piazza Affari sia dovuto al caso Monte dei Paschi di Siena e alle promesse elettorali fatte dal leader del Pdl, Silvio Berlusconi. Tutto ciò, scrive il Wsj, sta pesando anche sull'andamento dei mercati internazionali.

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