ANKARA - La Turchia chiuderà da oggi tutti i valichi di frontiera con la Siria, dove il conflitto interno tra le forze fedeli al regime di Bashar Al Assad e i ribelli è spesso debordato lungo il confine. Lo riferisce la televisione turca Ntv, citando il ministro per la Dogana e il Commercio, Hayati Yazici. La decisione giunge dopo che nei giorni scorsi i ribelli siriani hanno preso il controllo di diversi posti di frontiera con la Turchia.
La notizia, non ancora confermata ufficialmente, arriva dopo che i ribelli siriani hanno assunto il controllo di diversi posti di frontiera con la Turchia.
Molte migliaia di soldati lealisti hanno abbandonato le rispetive postazioni sullo strategico altopiano di Jabal al-Zawiyah, situato nella provincia nord-occidentale siriana di Idlib, a ridosso del confine con la Turchia che i ribelli controllano ormai quasi del tutto, per convergere insieme ai loro mezzi corazzati su Aleppo, seconda citta' e principale centro economico della Siria: raggiunto telefonicamente lo ha riferito un portavoce della resistenza locale, Abdel Rahman Bakran. Secondo l'oppositore, le truppe governative hanno ripiegato dal villaggio di Orom al-Joz, situato lungo l'arteria che collega Aleppo al porto di Latakia, e si sono ritirate anche da quello di al-Bara, sull'autostrada che conduce a Damasco. "La buona notizia e' che hanno lasciato Jabal al-Zawiyah", ha commentato Bakran, "ma la cattiva e' che si stanno dirigendo verso Aleppo".
Quest'ultima da giorni e' teatro di intensi combattimenti, e in giornata e' stata bombardata a ripetizione dagli elicotteri d'assalto del regime. Repressa inoltre nel sangue la rivolta scoppiata nel carcere cittadino, dove sono stati rinchiusi numerosi tra gli oppositori, veri o presunti, catturati negli ultimi tempi. .
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