martedì 31 luglio 2012

Monti: la fine del tunnel sta cominciando a illuminarsi


ROMA  “Decisamente si'", l'ormai famoso 'tunnel' rappresentato dalla crisi dei mercati che morde le economie degli Stati dell'Eurozona, "sta cominciando a illuminarsi". Lo spiega Mario Monti che, in procinto di partire per Parigi per la colazione di lavoro di oggi con Hollande, prima tappa di un nuovo, intenso, tour europeo, dai microfoni di Radio Anch'io su RadioUno Rai fa il punto della situazione.
  "La fine del tunnel sta cominciando a illuminarsi, questa e' una delle due cose che stanno succedendo. E noi e il resto d'Europa ci stiamo avvicinando alla fine del tunnel".
Cosi' Monti ricorda che "sono molto importanti le decisioni che abbiamo preso, a 17 e a 27, nel Consiglio europeo del 28 e 29 giugno".
  Ci sono voluti un giorno e una notte, ricorda, ma quelle decisioni si sono rivelate "proficue e adesso ne stiamo vedendo le conseguenze in termini di maggiori disponibilita' sia delle istituzioni europee sia dei singoli governi, compresi quello tedesco e quelli del Nord, credo, a fare tutti la loro parte oltre che ciascuno i compiti a casa". Si concede una risata e una battuta, Mario Monti, quando commenta con un "nemo propheta in patria" il desiderio di un 'Monti spagnolo' che gli viene prospettato dall'intervistatore.
"Lo scenario peggiore, quello che voglio esorcizzare, sarebbe quello di elezioni alla scadenza naturale, e quindi non anticipate, ma a cui si arrivasse senza una riforma elettorale e in un clima di disordinata rissa tra i partiti". Monti segue la linea del Colle e avverte che quello "scenario peggiore" sarebbe "una combinazione che darebbe ai cittadini, ahime', la sensazione, forse fondata, che la politica ha fatto grandi sforzi per sostenere in Parlamento questo governo, che ha preso decisioni impopolari, ma non ha fatto i compiti in casa propria riformando se stessa. E i mercati internazionali - rileva - sarebbero legittimati a nutrire scetticismo su quello che viene dopo questo governo".
"Sto diminuendo coscientemente la mia sensibilita' auditiva di fronte a questa domanda". Si affida a questa, eloquente, battuta Mario Monti quando, gli viene chiesto se continuerà a rispondere no ai partiti che gli chiedono di restare in campo a termine mandato

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