venerdì 27 luglio 2012

Dopo Draghi, anche Merkel e Hollande “pronti a tutto” per salvare l’euro


BERLINO - Ricalcando le parole usate ieri dal presidente della Bce Mario Draghi, il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel si sono a loro volta detti "pronti a tutto" per preservare l'euro. Lo ha detto il portavoce di Merkel al termine della consultazione telefonica tra i due leader.

Anche dal ministro delle Finanze della Germania, Wolfgang Schaeuble, è giunto un sostanziale appoggio al messaggio lanciato da Draghi, che ha innescato l'euforia delle Borse e un netto calo delle tensioni sui bond. Secondo Schaeuble le affermazioni di Draghi si inquadrano "nell'ambito del mandato della Bce, che è di prendere le misure necessarie a preservare l'euro", ha detto con un comunicato. Tuttavia il ministro tedesco non ha mancato di notare che manovre di supporto della Bce devono avvenire a condizione che nei Paesi in difficoltà vengano avviate riforme. Precedentemente tutto il governo tedesco aveva manifestato appoggio alla linea di Draghi, quando un portavoce aveva affermato come anche Berlino è pronta a "fare di tutto per salvare l'area euro".

Più fredde sono apparse le dichiarazioni giunte sempre oggi dalla Bundesbank. La Banca centrale tedesca ha fatto sapere di "non aver cambiato parere" sugli acquisti calmieranti di titoli di Stato sotto stress da parte della Bce: Sono "problematici" e creano "falsi incentivi", in definitiva "non è il modo migliore di affrontare la crisi" dei debiti pubblici. Ma anche qui, la contrarietà non sembra sfociare ad un no secco e categorico.

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