mercoledì 20 giugno 2012

Il Senato vota l’arresto di Lusi. Pdl fuori dall’aula


ROMA - "Non intendo sottrarmi alle mie responsabilità e al processo". Lo ha detto il senatore Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita, intervenendo nell'Aula a Palazzo Madama al dibattito sulla richiesta di arresto della Procura di Roma. "C'è un'anomalia procedimentale che ha portato all'infamante accusa di associazione a delinquere: solo per questo reato è chiesta la mia custodia cautelare, che non è prevista per l'appropriazione indebita", ha aggiunto.

No a «dover trovare un colpevole per tutte le stagioni dentro a una storia che è decennale», ha detto Lusi durante il suo intervento in Aula. "Mi venga riconosciuto il diritto di accedere alle garanzie di un giusto processo senza inutili e fuorvianti misure afflittive - ha detto Lusi - senza inutili forzature che possono momentaneamente appagare l'antipolitica, tranquillizzare chi vuole un capro espiratorio o trovare un colpevole per tutte le stagioni dentro quella che invece è una complessa vicenda ultradecenale. Il mio grande errore? Agire senza ordini scritti". Lusi si sente vittima di un «patto scellerato: "aver accettato che io facessi e compissi operazioni finanziarie senza che nulla fosse scritto da qualche parte, ma solo sulla base di un accordo verbale. È stato un errore grande, del quale pagherò le conseguenze, per il quale e mi andrò a difendere nel processo a cui sarò sottoposto". 

Il Pdl uscirà dall'Aula al momento di votare sull'arresto del senatore. E' questa la linea emersa in Senato. "Non dobbiamo dare alcuna sponda alla sinistra, non ci devono essere strumentalizzazioni su questo voto", dice Angelo Cicolani che conferma: "Usciremo dall'Aula".

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