Domnica Cemortan |
GROSSETO - Svolta rosa sulla misteriosa presenza sulla Costa Concordia della 24enne moldava Domnica Cemortan. "Ero a bordo perché sono innamorata di Schettino", ha spiegato la giovane ai magistrati, che l'hanno interrogata come testimone. "Quando è avvenuto l'incidente in plancia c'ero anch'io", ha aggiunto la 24enne, smentendo la ricostruzione dei fatti del comandante.
I magistrati le hanno chiesto che cosa ha visto e cosa è successo durante e dopo l'avvicinamento della nave all'isola del Giglio. E lei, secondo quanto riporta "Il Messaggero", ha raccontato tutto, spiegando anche i dettagli sulla sua presenza a bordo e sul comportamento di Schettino.
Per la 24enne, dopo l'impatto dell'imbarcazione contro gli scogli, il comandante ha agito da eroe, salvando la vita di centinaia, se non migliaia di persone. Una ricostruzione che i magistrati intendono verificare attentamente, confrontando tutte le altre testimonianze e verificandone l'attendibilità.
La giovane si era imbarcata senza avere una cabina assegnata né una registrazione e la sua presenza in plancia era stata segnalata anche dal commissario di bordo Manrico Giampedroni. "L'unica estranea presente in plancia quella sera era un'amica del comandante", ha spiegato agli inquirenti. Alcuni oggetti appartenenti alla giovane sono stati trovati dai sommozzatori nella cabina di Schettino.
L'interrogatorio della moldava è durato circa sei ore e tra gli argomenti trattati nel colloquio ci sarebbe stato anche il fascino esercitato proprio da Schettino sulla ragazza. "Ero lì perché sono innamorata del comandante", ha spiegato Domnica, spiazzando tutti e confermando le voci circolate subito dopo la scoperta della sua presenza in plancia di comando durante il naufragio
Per la 24enne, dopo l'impatto dell'imbarcazione contro gli scogli, il comandante ha agito da eroe, salvando la vita di centinaia, se non migliaia di persone. Una ricostruzione che i magistrati intendono verificare attentamente, confrontando tutte le altre testimonianze e verificandone l'attendibilità.
La giovane si era imbarcata senza avere una cabina assegnata né una registrazione e la sua presenza in plancia era stata segnalata anche dal commissario di bordo Manrico Giampedroni. "L'unica estranea presente in plancia quella sera era un'amica del comandante", ha spiegato agli inquirenti. Alcuni oggetti appartenenti alla giovane sono stati trovati dai sommozzatori nella cabina di Schettino.
L'interrogatorio della moldava è durato circa sei ore e tra gli argomenti trattati nel colloquio ci sarebbe stato anche il fascino esercitato proprio da Schettino sulla ragazza. "Ero lì perché sono innamorata del comandante", ha spiegato Domnica, spiazzando tutti e confermando le voci circolate subito dopo la scoperta della sua presenza in plancia di comando durante il naufragio
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