ROMA - Una riforma costituzionale è possibile entro il 2012. In un vertice nello studio di Luciano Violante a Montecitorio ieri i leader di maggioranza Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini hanno suggellato e poi annunciato l'intesa su alcuni principi cui i 'saggi' di Pdl, Pd e Terzo Polo lavorano da settimane: più poteri al premier e soprattutto il diritto di nominare e revocare i ministri, riduzione del numero dei parlamentari (100 deputati e 50 senatori in meno), introduzione della 'sfiducia costruttiva' e superamento del bicameralismo perfetto.
Di redigere un testo si occuperanno nei prossimi giorni gli sherpa Luciano Violante, Gaetano Quagliariello, Ferdinando Adornato, Italo Bocchino e Pino Pisicchio raccogliendo i suggerimenti che emergeranno dalle assemblee dei gruppi che si terranno prossimamente sul tema. Tutto poi confluirà sul tavolo di una nuova riunione con Alfano, Casini e Bersani tra due settimane. Ma i tre leader di maggioranza hanno voluto dare un segnale, convocando, ognuno per conto suo, telecamere e giornalisti dopo il vertice e assicurando che entro l'anno la riforma può essere approvata.
Accordo bipartisan dunque nel perfetto spirito della "maggioranza tecnica". Ma ci sono nodi che restano sul pettine e per ora sono rimandati, prima di tutto quello della legge elettorale e quello della riforma del Consiglio di amministrazione della Rai.
Nessun commento:
Posta un commento