Il generale Kayani |
ISLAMABAD (Pakistan) - Il capo dell'esercito del Pakistan, l'uomo più potente del paese, sta lottando per salvare la sua posizione nei confronti della rabbia ribollente di alti generali e ufficiali di grado inferiore dopo il raid statunitense che ha ucciso Osama bin Laden. Il generale Ashfaq Parvez Kayani, che ha guidato l'esercito dal 2007, si trova ad affrontare un malcontento intenso su quello che è considerato il suo rapporto troppo accomodante con gli Stati Uniti tanto che un colpo di Stato dei "colonnelli ", ancorché improbabile, non appare del tutto fuori questione.
L'esercito pakistano è essenzialmente gestito con il consenso degli 11 comandanti, noti come Comandanti del Corpo, e quasi tutti, se non tutti, chiedono al generale Kayani di essere molto più duro con gli americani.
Per riparare la reputazione dell 'esercito, e per garantire la sua sopravvivenza, il generale Kayani fatto un giro straordinario in oltre una decina di presidi, mense e altre istituzioni nelle sei settimane da quando il raid americano del 2 maggio scorso ha ucciso Bin Laden. Il suo scopo era quello di raccogliere il consenso tra le sue truppe che sono quasi uniformemente anti-americane.
Durante una lunga sessione a fine maggio presso il National Defense University, l'accademia militare di Islamabad, un ufficiale si è alzato dopo il discorso del generale Kayani ed ha sfidato la sua politica di cooperazione con gli Stati Uniti. L'ufficiale ha chiesto: "Se non si fidano di noi, come possiamo noi fidarci di loro?" Il generale Kayani essenzialmente ha risposto: "Non possiamo".
Un esempio di spicco della nuova intransigenza pakistana è stato l'arresto da parte dell'agenzia di spionaggio del Pakistan di cinque informatori pakistani che hanno aiutato la Central Intelligence Agency prima del raid Laden. I funzionari hanno detto che uno di essi è un medico che ha lavorato come maggiore dell'esercito pakistano. In una dichiarazione, un portavoce militare pakistano ha definito la storia "falsa" e ha negato che un ufficiale dell'esercito sia stato arrestato.
I funzionari pachistani e americani dicono concordemenete che il loro rapporto è ora più competitivo e combattivo che cooperativo.
Il generale Kayani ha detto al direttore della CIA, Leon E. Panetta, durante una visita nello scorso weekend che il Pakistan non avrebbe aderito alla sua richiesta di operazioni indipendente dall'agenzia.
Una dichiarazione resa nota molto tempo dopo la consueta riunione mensile dei 11 comandanti dei corpi la settimana scorsa ha illuminato il montare dell'ostilità verso gli Stati Uniti, anche se rimangono il più grande sostenitore dell'esercito, con almeno 2 miliardi di dollari all'anno in aiuti.
La dichiarazione ha detto che gli attacchi di droni della Cia contro militanti nelle aree tribali "non sono accettabili in nessun caso".
Permettere ai droni di continuare ad operare dal Pakistan era «politicamente insostenibile", secondo Kayani. Come parte del suo meccanismo di sopravvivenza, il generale Kayani potrebbe fermare completamente il programma dei droni.
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