mercoledì 29 giugno 2011

Migliaia di nuovo in piazza Tahrir al Cairo: incidenti, scontri con la polizia, 600 feriti


IL CAIRO - Migliaia di persone si sono date convegno oggi in piazza Tahrir e stanno convergendo sul ministero dell'Interno egiziano in una strada adiacente alla piazza: le forze dell'ordine le hanno disprse con lanci di lacrimogeni e cariche.
Ma nonostante gli sforzi della polizia, i manifestanti hanno mantenuto la loro posizione e il loro numeroè cresciuto  nella piazza. Secondo il giornale on line Al Masry Al Youm, i disordini sono cominciati dopo che sono state arrestate diverse persone, una quindicina secondo testimoni, di un gruppo di parenti di manifestanti uccisi nei giorni della 'rivoluzione del 25 gennaio' - che ha portato alla caduta del rais Hosni Mubarak - i quali stavano protestando nel quartiere di Aguza. 
I manifestanti scandivano lo slogan: "Il popolo vuole la caduta del generale", riferendosi a Mohammed Hussein Tantawi, capo del Consiglio supremo militare che ha preso il potere in Egitto, ed ex ministro della difesa del deposto presidente Mubarak.
Gli scontri tra manifestanti e autorità hanno causato il ferimento di almeno 600 persone secondo Alla Mahmoud, un portavoce del ministero degli Interni.
Il Ministero della Salute ha inoltre annunciato che 34 manifestanti erano stati gravemente feriti e ricoverati negli ospedali. Molte strade di accesso alla grande piazza, epicentro della rivolta anti Mubarak, sono chiuse al traffico da improvvisati servizi d'ordine. Le strade sono lastricate di sassi e di pietre e l'aria è densa di gas lacrimogeni.
Una clinica di fortuna è stata stabilita in una moschea nelle vicinanze dove sono stati trattati decine di persone per ferite lievi e per inalazione di gas lacrimogeni. Molte persone sono state viste sanguinare dalla testa e avevano subito ferite da proiettile al petto e al viso. Noor Noor il figlio del candidato presidenziale Ayman Noor è stato visto sanguinante per un grave infortunio a un occhio ed è stato poi trasferito in ospedale.
I manifestanti hanno intonato cori di protesta contro il generale Mohamed Hussein Tantawi, di cui si chiedono le dimissioni. Il consiglio è in funzione del Paese da quando il presidente Hosni Mubarak è stato costretto a dimettersi il 11 febbraio.
La polizia ha usato gas lacrimogeni sui manifestanti  e ha sparato su diversi uomini che impugnavano spade e bombe Molotov . Una nube enorme di fumo nero è stata vista salire vicino al Ministero dell'Interno, dove decine di manifestanti hanno bruciato pneumatici.
I manifestanti hanno bloccato gli ingressi alla piazza mentre sono scattate chiamate  su Internet per la mobilitazione, legata alla insoddisfazione della gente per le vicende politiche seguite alla cacciata di Mubarak e per l’arresto avvenuto nelle ultime ore di alcuni dimostranti.
L'imam della vicina moschea  Omar Makram  tramite altoparlante ha invitato la polizia a smettere di attaccare i manifestanti, dicendo che  Tahrir Square apparteneva a "i rivoluzionari". Egli ha anche esortato i dimostranti a tornare a casa. 
La giunta militare ha diffuso il suo comunicato numero 65 definendo gli incidenti in piazza "deplorevoli" e affermando che il loro unico obiettivo é quello di "destabilizzare il paese secondo un piano organizzato basato sull'uso del sangue dei martiri per seminare divisioni tra i rivoluzionari e le istituzioni della sicurezza". Il Consiglio militare ha fatto appello "al popolo egiziano e ai giovani della rivoluzione a non seguire questi richiami".
Il gruppo per i diritti umani Amnesty International ha stimato che almeno 840 persone sono state uccise e oltre 6.000 ferite durante i 18 giorni di rivoluzione, iniziata a fine gennaio. L'esercito che ha assunto la guida del paese aveva promesso di perseguire diversi ex funzionari accusati di aver ordinato alle forze di sicurezza di sparare sui manifestanti. Un agente di polizia accusato di aver ucciso 20 manifestanti durante una manifestazione 28 gennaio è stato condannato a morte.  L'ex ministro degli Interni Habib El Adly è stato condannato a 12 anni per accuse di corruzione, ma attende ancora il verdetto per l'accusa di aver ordinato l’uccisione di manifestanti.
Mubarak deve affrontare il Tribunale penale del Cairo nel mese di agosto con l'accusa di corruzione e morte dei manifestanti.
I governanti militari hanno stabilito che le elezioni parlamentari si terranno di settembre. Le protesteerano continuate nei mesi successivi alla cacciata di Mubarak: gli egiziani chiedono  riforme rapide e miglioramenti economici.

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