lunedì 3 marzo 2014

Ucraina: il G7 condanna la Russia e stoppa il G8

I marines ucraini asseragliati nella base di Feodosia
Manifestazione antirussa in piazza Maidan a Kiev
GINEVRA -  Mentre l’esercito russo ha ormai occupato la Crimea, ariva la reazione del G7. “Noi, i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Usa, e il presidente del Consiglio Ue e il presidente della Commissione  ci uniamo oggi per condannare la chiara violazione della Russia della sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina". Così una nota congiunta del G7, diffusa dalla Casa Bianca.
"Le azioni russe in Ucraina violano i principi e i valori che animano il G7 e il G8. Quindi - afferma il G7 - abbiamo deciso per il momento di sospendere la nostra partecipazione alle attività connesse alla preparazione del G8 di giugno a Sochi, fino a quando non tornerà il clima in cui il G8 sia in grado di avere una discussione significativa.

I marines ucraini non si arrendono ai russi
I russi sono arrivati alla base ieri mattina presto con un messaggio schietto: mollare le armi nel giro di un'ora o affrontarne le conseguenze. Ma il battaglione ucraino d’élite, basato fuori la città di Crimea di Feodosia, ha risposto loro educatamente ma con fermezza di andarsene.
"Abbiamo dato un giuramento allo stato dell’Ucraina e certamente non uno da un altro paese ", ha detto il maggiore Rostislav Lomtev. I russi in effetti scomparsi. Ma non per molto. Sarebbero tornati più tardi. La soluzione di questa situazione di stallo rimane precariamente inconcludente. A Feodosia i marines hanno creato una piccola barricata di pneumatici e filo spinato all'entrata della base dopo l'ultimatum russo ed hanno costruito un'altra barricata di sacchi di sabbia davanti all'ingresso principale della sede in pietra bianca a due piani.
Fuori, un gruppo di russi riuniti, sventolano bandiere russe e della Crimea. Le donne hanno distribuito tè e panini, e la gente ha cantato canzoni con l'accompagnamento di una fisarmonica, con cori "! Russia Russia!" ma c'era un sottofondo di aggressività, soprattutto quando un gruppo di russi ha scoperto un giornalista occidentale in mezzo a loro.

Medvedex: Ianukovichj resta presidente
“Ianukovich resta il presidente dell'Ucraina in base alla Costituzione, nonostante "la sua autorità sia praticamente insignificante": lo scrive su Facebook il premier russo Medvedev, secondo il quale se Ianukovich "è colpevole dovrebbe essere sottoposto a impeachment e processato", altrimenti si tratta di ''un'azione arbitraria''. "Sì, l'autorità di Ianukovich è praticamente insignificante ma è un fatto che sia il legittimo capo dello Stato in base alla Costituzione ucraina. Se e' colpevole verso l'Ucraina, dovrebbe essere sottoposto ad impeachment secondo la Costituzione e processato. Qualsiasi altra cosa e' un'azione arbitraria. Una presa del potere. E in questo caso il regime sarà estremamente instabile. E finirà con un nuovo colpo di Stato. Nuovo spargimento di sangue", si legge nella pagina Facebook di Medvedev. 
La procura di Kiev apre una nuova inchiesta su Ianukovich
Ma la procura generale ucraina ha aperto una nuova inchiesta sul deposto presidente ucraino Ianukovich dopo la sua conferenza stampa in Russia, a Rostov sul Don. La decisione, ha spiegato il viceprocuratore Oleg Makhgnitski, è stata presa per il tentativo di rovesciare l'ordine costituzionale nel Paese. Ianukovich è già indagato per omicidi di massa, un'accusa legata alla repressione della protesta del Maidan.

La Borsa di Mosca apre con crollo oltre 6% 

La Borsa di Mosca apre in caduta di oltre il 6% a causa delle tensioni in Ucraina e continua a perdere terreno: l'indice Micex, denominato in rubli, è a -7,04%, mentre l'indice Rts, denominato in dollari, ha perso il 7,89%. Le società più colpite sono le banche come Vtb (-9,5%) e Sberbank (-9%), le società energetiche come Gazprom (-6,4%), Gazpromneft (-5,3%), Lukoil (-4,7%), Rosneft (-4,1%) e quelle di tlc come Rostelekom (-9%).

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