ROMA - Prima uscita pubblica per Matteo Renzi dopo il voto di febbraio. Il sindaco di Firenze, a "Ballarò", ammette di essersi ''mangiato le mani: abbiamo buttato fuori un calcio di rigore''. Ma ora guarda avanti: ''Credo che Bersani abbia diritto a fare la prima mossa per il governo ma il Pd deve essere unito'', ha detto il sindaco spiegando che l'intesa con Grillo è ''molto difficile ma ha diritto di provarci. I miei consigli? A lui non servono".
Spero ci riesca'' ha aggiunto Renzi ''ma deve avere tutto il Pd dietro''.
''Bersani - ha proseguito - non ha bisogno dei miei consigli, ci ho parlato il giorno dopo le elezioni: credo domani presentera' la sua proposta e tutto il Pd credo gli andrà dietro, gli dirà Ci siamo e se non va in porto è colpa di Grillo''. Quanto all'ipotesi di un nuovo voto a breve, Renzi ha osservato: ''E' una possibilità concreta, certo, ma è la soluzione meno auspicabile''.
'Io premier? 'E' un'ipotesi che non sta né in cielo né in terra - ha risposto a Floris -: secondo lei dopo aver perso le primarie passo dall'uscita di servizio?''. Renzi ha poi ribadito che non intende ''accoltellare'' Bersani: ''Già ci sono troppi giaguari e tacchini non possiamo permetterci le jene del giorno dopo''. ''Farò qualcosa quando vincerò: è anche questa la credibilità della politica'', ha rimarcato Renzi.
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