venerdì 20 luglio 2012

Denver: killer apre il fuoco sul pubblico durante la prima el nuovo film di Batman. 12 morti, anche bambini

L'assassino è stato arrestato: ha 24 anni. Mentre sparava, aveva sul viso la maschera del "cattivo" del film.La maggior parte dei feriti ha meno di 40 anni. Il tragico destino di Jessica, scampata a un attentato a Toronto e morta qui
Spettatori appena evacuati dalla sala dove è avvenuta la sparatoria
La disperazione del p
DENVER - Dodici persone sono morte in una sparatoria a Denver, durante la prima proiezione a tarda notte (mezzanotte e mezza, ora locale, ore 8 in Italia) del nuovo film di Batman The Dark Knight Rises”. Tra le vittime ci sarebbero anche dei bambini: testimoni hanno riferito al Denver Post di aver visto una bambina colpita da un proiettile e al volto, un'altra allo stomaco. Sale a 50 il numero delle persone rimaste ferite, rende noto la polizia
Il killer di Denver che ha ucciso nel cinema durante la prima del film, indossava una maschera antigas simile a quella che porta il personaggio 'cattivo' dell'ultimo Batman eavrebbe lanciato un lacrimogeno prima di aprire il fuoco. L'omicida ha 24 anni, ed è entrato nel cinema vestito di nero, giubbotto antiproiettile, con casco e occhialoni scuri, maschera anti-gas, ed armato di due pistole e un fucile: si chiamerebbe James Holmes, è un abitante del posto ed è sconosciuto alla polizia. Il giovane - che al momento del fermo era armato di coltello, fucile e pistola (un seconda pistola e' stata trovata nel cinema) - non ha opposto resistenza; secondo gli inquirenti, avrebbe agito da solo. Sul luogo della carneficina e' accorsa anche l'Fbi che, per precauzione, ha deciso di innalzare il livello di allerta nazionale, anche se - al momento - si esclude la pista terroristica.
 Le tv locali hanno anche mostrato un video registrato dall'alto della polizia che ispeziona l'appartamento del giovane, distante appena 8 km dal luogo della strage
La strage è avvenuta al cinema Century 16 del quartiere di Aurora della città americana.  La polizia ha fermato il sospetto killer nel parcheggio del centro commerciale. I feriti sono tutti sotto i 40 anni, il più giovane ne ha sei.
Il sospetto killer ha riferito alla polizia di avere materiale esplosivo nel suo appartamento, nella zona nord del quartiere Aurora che le forze dell'ordine hanno quindi deciso di evacuare. Nell'appartamento in effetti sono stati trovati degli esplosivi. Un ordigno esplosivo inesploso è stato trovato anche nella sala cinematografica. Un alto funzionario del FBI ha detto che, ai primi accertamenti, il gesto non appare collegato a motivazioni terroristiche. Forse si tratta di un folle.
Un testimone, Bejamin Fernandez, 30 anni, ha detto che stava guardando il film quando ha sentito una serie di esplosioni. Ha detto che la gente correva nella sala e ci sono stati colpi di pistola mentre la polizia gridava: “Uscite! ".
Polizia e soccoritori davanti al cinema Aurora

Un poliziotto interroga un testimone


Un testimone, Bejamin Fernandez, 30 anni, ha detto che stava guardando il film quando ha sentito una serie di esplosioni. Ha detto che la gente correva nella sala e ci sono stati colpi di pistola mentre la polizia gridava: “Uscire! "
Tammi Stevens ha detto che suo figlio, 18 anni, Jacob Stevens, era dentro il Theatre 9 quando la sparatoria è iniziata. Jacob, che è rimasto indenne, ha poi raccontato a sua madre di aver visto un ragazzo entrare nel teatro “stranamente vestito” e gettare  una specie di barattolo che aveva emesso una sorta di gas e poi sparare.
"Voi lasciate che i vostri figli vanno a vedere un film a tarda notte e come fai a immaginare che possa accadere una cosa del genere…”, ha detto Stevens.
Il portavoce dello Svedish Medical Centre  Nicole Williams ha riferito che due persone ferite al teatro sono arrivati in ospedale in condizioni critiche.
Testimoni hanno riferito ai giornalisti che la sparatoria è iniziata proprio durante una scena di sparatorie contenuta nel film. "Un sacco di gente pensava che i colpi di pistola facessero parte della pellicola".



Il destino di Jessica


DENVER -L'ultimo post sul suo profilo Twitter recita: "il film inizia tra 20 minuti". Jessica Redfield era nella sala del cinema di Denver in cui proiettavano 'Batman' e dove pochi minuti dopo un uomo avrebbe aperto il fuoco sugli spettatori e l'avrebbe colpita, insieme ad altre 11 persone.
  Quello che però la rende diversa dalle altre e' che poco più di mese fa, Jessica - giovane cronista sportiva con una vera passione per il football - era sfuggita alla follia omicida di un uomo che aveva sparato in un centro commerciale di Toronto.
  Per uno di quei casi della vita che - se le cose fossero andate diversamente - Jessica avrebbe potuto raccontare ai suoi nipoti, lei era all'Eaton Shopping Center di Toronto il 2 giugno. Tre minuti avevano fatto per lei la differenza tra la vita e la morte. Era andata per mangiare sushi, ma all'ultimo minuto aveva optato per un cheesburger. Se avesse scelto del dietetico pesce crudo invece di un grasso panino sarebbe finita sulla linea di tiro di un pazzo con la pistola. "E' stato il giorno che ha cambiato la mia vita" scrisse pochi giorni dopo sul suo blog, "ho visto quanto e' fragile la vita. Ho visto il terrore sul viso delle persone, ho visto cambiare le loro vite.
  Non possiamo sapere ne' quando ne' dove esaleremo l'ultimo respiro. Per un uomo e' stato sabato 2 giugno in un'area di ristoro". Per Jessica e' stata un'affollata sala di un cinema, dove era andata per divertirsi e dimenticare quello cui era scampata.



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