ROMA - Tecnicamente l'Italia è in recessione mentre il debito continua a crescere. Non è confortante la fotografia scattata da Istat e Banca d'Italia sull'economia del Bel Paese. Nel quarto trimestre del 2011, ha stimato l'Istat, il Pil è diminuito dello 0,7% rispetto ai tre mesi prima e dello 0,5% nel confronto con ottobre-dicembre del 2010. Si tratta del secondo trimestre consecutivo di crescita congiunturale negativa, un andamento che per gli economisti significa "recessione tecnica". L'ultimo anno di recessione per l'Italia è stato il 2009, con il Pil in negativo del 5,1%.
Il risultato congiunturale (-0,7%), spiega l'istituto di statistica, "è la sintesi di dinamiche settoriali del valore aggiunto positive per l'agricoltura, negative per l'industria, sostanzialmente stazionarie per i servizi".
Notizie non buone anche dal lato dei conti pubblici. Secondo la Banca d'Italia, il debito pubblico italiano è in crescita di di 55,04 miliardi a dicembre 2011 rispetto allo stesso mese del 2010. Il debito è passato da 1.842,856 miliardi a 1.897,946 miliardi con un incremento del 2,89%. Bene, invece, le entrate fiscali nel 2011 che sono state pari a 403,111 miliardi contro i 396,679 miliardi del 2010, con un aumento di 6,342 miliardi (1,57%).
Il risultato congiunturale (-0,7%), spiega l'istituto di statistica, "è la sintesi di dinamiche settoriali del valore aggiunto positive per l'agricoltura, negative per l'industria, sostanzialmente stazionarie per i servizi".
Notizie non buone anche dal lato dei conti pubblici. Secondo la Banca d'Italia, il debito pubblico italiano è in crescita di di 55,04 miliardi a dicembre 2011 rispetto allo stesso mese del 2010. Il debito è passato da 1.842,856 miliardi a 1.897,946 miliardi con un incremento del 2,89%. Bene, invece, le entrate fiscali nel 2011 che sono state pari a 403,111 miliardi contro i 396,679 miliardi del 2010, con un aumento di 6,342 miliardi (1,57%).
Nessun commento:
Posta un commento