NEW YORK - L'Assemblea generale dell'Onu ha adottato a schiacciante maggioranza una risoluzione di condanna della repressione in corso da 11 mesi in Siria, costata la vita a oltre 6.000 persone. Il voto è stato espresso solo 12 giorni dopo il veto posto da Russia e Cina a un documento simile discusso in Consiglio di sicurezza dell'Onu.
Approvata con 137 voti a favore e 12 contrari (su 193 Stati membri), la risoluzione chiede al presidente Bashar al Assad di cessare gli attacchi contro i civili, di riportare l'esercito nelle caserme e di collaborare con la Lega araba per garantire una transizione democratica, mentre sollecita l'Onu a nominare un inviato speciale per la Siria. I voti contrari alla risoluzione sono arrivati, tra gli altri, da Cina, Russia, Iran, Cuna, Corea del Nord e Venezuela.
La risoluzione ha un valore soprattutto simbolico, essendo l'Assemblea generale un organo consultivo. Tuttavia, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha "salutato il messaggio tanto atteso" e ha invitato "le autorità siriane ad ascoltare l'appello della comunità internazionale e la voce del popolo siriano".
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