ROMA - "Auspicare la chiusura di un giornale e' invocare la censura, una intollerabile censura. Non c'e' altro modo di definirla. E sorprende che a buttarla li' sul tavolo, con inescusabile protervia, sia stato chi, per anni, ha lamentato di essere vittima dello stesso trattamento". E' durissimo Paolo Garimberti, presidente della Rai, nell'intervento sulla vicenda Celentano. "La liberta' e' sacra ed e' sacra anche quella di Adriano Celentano. La liberta' pero' deve essere esercitata - dice il presidente Rai - con responsabilita' e rispetto. Perche' altrimenti non e' liberta', e' qualcosa di profondamente diverso che rende persino le provocazioni insopportabili".
Garimberti definisce altrettanto "intollerabile insultare qualcuno che non puo' rispondere" e "non si possono poi denigrare istituzioni come la Corte Costituzionale, stravolgendo il senso del suo operato: citare parzialmente l'articolo uno della Carta affermando che la 'sovranita' appartiene al popolo' senza completarlo aggiungendo 'che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione' e' un'operazione di disinformazione da cui la Rai, che e' Servizio Pubblico, non puo' che dissociarsi".
Garimberti definisce altrettanto "intollerabile insultare qualcuno che non puo' rispondere" e "non si possono poi denigrare istituzioni come la Corte Costituzionale, stravolgendo il senso del suo operato: citare parzialmente l'articolo uno della Carta affermando che la 'sovranita' appartiene al popolo' senza completarlo aggiungendo 'che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione' e' un'operazione di disinformazione da cui la Rai, che e' Servizio Pubblico, non puo' che dissociarsi".
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