venerdì 17 giugno 2011

Batterio killer: sequestrate a Verona 1570 confezioni dell'hamburger sotto inchiesta a Lille. Il ministro Fazio: non c'è pericolo, non fare allarmismi

ROMA - Dopo i sette bambini francesi della zona di Lille colpiti dall'infezione per batterio E.coli, in Italia non c'è nessun allarme legato al consumo di hamburger: "I consumatori italiani possono stare tranquilli, oggi mangerò hamburger", ha detto il ministro della Salute Ferruccio Fazio intervenendo stamattina a "L'intervista" su Radio24.
Per Fazio sulla vicenda c'è "un certo allarmismo: il
batterio E.coli c'è sempre stato, ma il sistema italiano in questa situazione ha dimostrato di essere un sistema ottimo", ha continuato, ricordando che ieri i carabinieri dei Nas, su disposizione del Ministro della Salute, hanno sequestrato in provincia di Verona 1.570 confezioni di hamburger da un chilo e 4 mila confezioni di polpette da 900 grammi (per un totale di circa 5 tonnellate di prodotto) del marchio Steaks Country, dell'azienda francese che è all'origine dell'infezione. Il sequestro è avvenuto nella piattaforma logistica della Lidl che sta pienamente collaborando con i Nas e sta ritirando dai suoi supermercati i prodotti sospetti. I campioni dei prodotti, che costituiscono la gran parte degli hamburger e polpette Steaks Country presenti in Italia, saranno analizzati dall'Istituto Zooprofilattico di Padova per verificare la presenza di batteri infettivi. La restante parte degli hamburger e polpette Steaks Country verranno sequestrati oggi dai Nas.
"Dopo i controlli la carne verrà dissequestrata - ha continuato il ministro alla radio - e comunque non si sa se il batterio venga proprio dalla carne o dalla filiera". Non corre rischi nemmeno chi avesse già acquistato carne di marche sospette: "
Se la carne viene cotta bene, almeno tre-quattro minuti a 70 gradi si può consumare anche in presenza del batterio", ha concluso Fazio.

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