NEW ORLEANS - Negli Stati Uniti una bambina nata con il virus Hiv è guarita grazie a una serie di cure messe in atto sin dal momento della sua nascita. Lo hanno annunciato domenica alcuni dei medici e ricercatori che hanno seguito il caso. Anche se non vi sono al momento certezze che rimanga in salute anche in futuro, la bimba, nata in Mississippi, nei suoi primi due anni e mezzo di vita non ha dato segni di infezione.
Alla bimba è stato somministrato un cocktail di farmaci in dosi decisamente più massicce e in tempi più rapidi di quanto avvenga di solito. Una cura d'urto e una corsa contro il tempo che però pare aver dato i risultati sperati.
Il caso apre una luce di speranza per le migliaia di bambini che ogni anno nascono sieropositivi, soprattutto in Africa e per i quali, fino a oggi, le speranze erano minime. I ricercatori esortano comunque a restare cauti e moderare gli entusiasmi, soprattutto perché, al momento, si tratta di un caso isolato.
La bimba aveva contratto il virus Hiv ancora nel grembo della madre. Non appena nata, a differenza di quanto accade solitamente, dove si utilizzano antiretrovirali in quantativi blandi per almeno tre o quattro settimane, la piccola è stata sottoposta a una cura a base di tre differenti farmaci. I livelli del virus si sono abbassati rapidamente per sparire del tutto nel giro di un mese. E a distanza di due anni e mezzo, i test risultano ancora negativi.
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