Il facsimile della lettera di rinuncia ai rimborsi elettorali che Grillo invita Bersani a firmare |
ROMA - Dialogo con il Pd? "Un dialogo in trasparenza sì, perché in Parlamento si dialoga", ma l'accordo sulla fiducia "non ci sarà". "Lo escludo categoricamente. Se c'è chi deciderà di farlo sarà fuori dal movimento". Così Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera per il M5S, parlando con i cronisti a Montecitorio.
Il Movimento 5 Stelle ha deciso di rinunciare al rimborso elettorale dopo il voto del 24-25 febbraio, facendo così a meno di quasi 43 milioni di euro. Lo ha annunciato oggi Beppe Grillo con un tweet, invitando le altre forze politiche, a iniziare dal Pd, a fare lo stesso.
"Il MoVimento 5 Stelle rinuncia ai contributi pubblici, previsti dalle leggi in vigore, per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici e non richiederà né i rimborsi per le spese elettorali, né i contributi per l'attività politica. Si tratta di 42.782.512,50 di euro che appartengono ai cittadini...", ha scritto Grillo, comico e leader del M5s. "Il MoVimento 5 Stelle, anche tramite i propri eletti, svolgerà ogni azione diretta ad assicurare che i contributi ad esso spettanti non vengano erogati ad altre forze politiche, ma trattenuti all'Erario".
Nel post, Grillo auspica anche che "che tutte le forze politiche seguano il nostro esempio, in particolare il pdmenoelle al quale spetta la quota più rilevante: oltre 45 milioni di euro (al Pdl "solo" 38)". "Non è necessaria una legge, è sufficiente che Bersani dichiari su carta intestata, come ha fatto il M5s, la volontà di rifiutare i rimborsi elettorali con una firma". E Grillo allega il facsimile della lettera, che Bersani è invitato a firmare.
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