lunedì 11 marzo 2013

I parlamentari Pdl manifestano davanti all’aula del processo Ruby a Milano


MILANO - Dall'Unione del Commercio (dove avevano svolto una riunione), i parlamentari del Pdl sono andati a piedi al Palazzo di giustizia di Milano e, dopo aver intonato l'inno d'Italia, sono arrivati davanti all'aula del processo Ruby. In testa il segretario Angelino Alfano che ha motivato la manifestazione con ''tre fatti gravissimi'': il mancato riconoscimento del legittimo impedimento ai parlamentari avvocati Ghedini e Longo, la visita fiscale a Berlusconi e la richiesta di giudizio immediato da parte della Procura di Napoli. "Abbiamo un interlocutore di cui ci fidiamo che è il presidente della Repubblica, anche presidente del Csm, e a lui affideremo la nostra preoccupazione per l'emergenza democratica", ha poi detto Angelino Alfano. L'ex ministro Mariastella Gelmini ha spiegato che dalla riunione di oggi era emersa la volontà di "andare a manifestare davanti al tribunale di Milano". "Per una volta - ha detto - disobbediamo al presidente, la linea emersa dall'intervento di molti parlamentari è quella di andare comunque davanti al tribunale a manifestare". Tra i primi ad arrivare gli ex ministri Nitto Palma, Gianfranco Rotondi e  e le parlamentari Laura Ravetto e Nunzia Di Girolamo. 
"Valutiamo l'opportunità di non partecipare ai lavori parlamentari finché le nostre istanze non saranno prese in esame", si legge in un tweet del segretario del partito. Ma non tutti nel Pdl sono d'accordo. L'ex ministro del Welfare Maurizio Sacconi, sempre sul social network, si dice "contrario ad abbandonare il Parlamento, perché lì si difende la democrazia".

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