giovedì 7 marzo 2013

Intercettazione Bnl-Unipol: Berlusconi condannato a un anno, 80mil euro a Fassino


MILANO - Il Tribunale ha condannato Silvio Berlusconi a un anno per il caso Bnl-UnipolCondanna a 2 anni e 3 mesi per il fratello Paolo. Il processo riguardava l'intercettazione telefonica pubblicata dal quotidiano Il Giornale sulla tentata scalata di Unipol a Bnl, che vedeva imputati l'ex premier Silvio Berlusconi e il fratello Paolo. I fratelli Berlusconi - che hanno sempre respinto ogni addebito - erano imputati per la pubblicazione della telefonata, non depositata agli atti, tra l'ex segretario dei Ds Piero Fassino e l'allora presidente di Unipol Giovanni Consorte, in cui il politico pronunciava la famosa frase "abbiamo una banca"I giudici hanno poi disposto un risarcimento a carico di Silvio e Paolo Berlusconi di 80 mila euro a favore dell'ex segretario dei Ds Piero Fassino, parte civile al processo. Il risarcimento è stato disposto a titolo di provvisionale.

A dicembre, il pm aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione per concorso in rivelazione di segreto ufficio per l'ex premier e a tre anni e tre mesi per il fratello Paolo, per le accuse di ricettazione e concorso in rivelazione di segreto d'ufficio, chiedendone invece l'assoluzione dall'accusa di millantato credito.

"Credo che sia la prima volta che si condanna per la violazione del segreto istruttorio". Lo ha detto l'avvocato Piero Longo, difensore di Silvio Berlusconi. "ìNon sono sorpreso, perché siamo a Milano e data la pratica forense nei processi a Silvio Berlusconi". "Mi piacerebbe difendere imputati con altri nomi e non a Milano", ha aggiunto l'avvocato con lieve ironia. "Con il massimo rispetto per i giudici, io dico che non credo che i magistrati non abbiano un sentimento o un sentire". Per Longo non c'erano elementi o prove per condannare l'ex premier. Il legale poi ha ricordato ai cronisti che pende ancora in cassazione l'istanza di ricusazione di uno dei giudici del collegio che oggi ha condannato il leader del Pdl. "Se venisse accolta - ha spiegato - questa sentenza sarebbe annullata".
"E' sempre più chiaro che vi è un tentativo di eliminazione di Silvio Berlusconi per via giudiziaria, essendo fallito quello per via elettorale e democratica. Il Pdl reagirà con tutta la forza di cui dispone per difendere la democrazia italiana". Lo afferma Il segretario del Pdl Angelino Alfano. "E' sempre più chiaro che vi è un tentativo di eliminazione di Silvio Berlusconi per via giudiziaria, essendo fallito quello per via elettorale e democratica. Il Pdl reagirà con tutta la forza di cui dispone per difendere la democrazia italiana". 

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