sabato 2 febbraio 2013

Monti: c'è lo spazio per una riduzione graduale delle tasse



MILANO -Rispetto ad altri periodi in cui il peso delle tasse è stato molto alto, questo volta se non altro sono servite e non sono finite in un impalpabile calderone e l'Italia si è salvata dal fallimento". Così il premier Mario Monti a Milano presentando il suo programma sul lavoro. "Negli ultimi giorni - ha proseguito Monti - sulle tasse molti hanno detto molte cose e noi stessi abbiamo detto tutto quello che dovevamo dire".
Nel programma si spiega che, in materia di lavoro, ci sarà l'istituzione dell'Aspl, l'assicurazione sociale per l'impiego, un trattamento di disoccupazione di livello europeo, pari al 70% dell'ultima retribuzione "universalmente applicabile a tutti i lavoratori dipendenti".
"Nel corso del nostro governo abbiamo trovato ostacoli crescenti su alcuni fronti" afferma il premier. "In particolare abbiamo constatato in materia di riforma del mercato del lavoro la disponibilità delle forze politiche ma la non disponibilità della sinistra e, in particolare, di un sindacato, per fare altri passi avanti". Secondo Monti non è possibile correre il rischio che l'Italia veda rinascere le tensioni finanziarie e che non si possa andare avanti con queste riforme.
Sul versante 'tasse', il governo Monti ha messo "le tasse che ci aveva lasciato il mio predecessore da mettere e altre che hanno evitato il fallimento del Paese" dice il premier. "Questa volta - spiega - le tasse sono servite e non sono finite in un impalpabile calderone. Ora c'è lo spazio per una riduzione graduale puntuale delle tasse tagliando la spesa".
E a chi gli rinfacciava di non poter diminuire le tasse Monti replica: "Qualcuno si indispettisce un po' perché sarebbe più comodo per la geometria del quadro politico se coloro e, in particolare, colui che ha dovuto mettere nuove tasse in una situazione di emergenza, potesse essere mummificato con quella connotazione per sempre".
Inoltre, tra gli obiettivi del programma, è inserita anche la possibilità di rimodulare il contratto di lavoro a tempo indeterminato rendendolo più flessibile e meno costoso.

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