martedì 17 luglio 2012

Schettino: rotta cambiata “a mia insaputa”. E accusa il primo ufficiale


MILANO -"Il primo ufficiale Ciro Ambrosio mi ha ceduto il comando senza informarmi che avevamo oltrepassato la distanza dalla costa che avevo ordinato per una manovra in sicurezza". E' una delle accuse di Francesco Schettino, raccolte dal settimanale Oggi che, sul numero in edicola da domani, pubblica la trascrizione di parti audio, registrate dalla scatola nera della Costa Concordia, col commento del comandante della nave naufragata al Giglio il 13 gennaio.

Schettino sostiene che al momento di cedergli formalmente il comando per compiere l'accostata al Giglio il primo ufficiale Ciro Ambrosio non lo abbia avvertito di aver oltrepassato la distanza di mezzo miglio dalla costa, che il comandante aveva ordinato di rispettare. Un cambiamento che avrebbe anche alterato la percezione delle informazioni rese al Comandante dal Radar di bordo. Secondo il comandante, nessuno degli altri ufficiali si era reso conto della pericolosità di quanto stava accadendo.

Schettino sostiene poi di essere stato informato, in maniera scorretta, sulla chiusura delle porte stagne: "nonostante il pericolo di probabile falla e nella più completa irresponsabilità si commette il grave errore di tralasciare un elemento che sarebbe stato vitale, per la sicurezza della nave, riportare al Comandante". Per Schettino, si sarebbe dovuto dire: "Comandante le porte stagne in macchina sono state chiuse adesso dopo l'urto", e non semplicemente "porte stagne tutte chiuse"

Nessun commento: