lunedì 2 luglio 2012

Prandelli: “Siamo un Paese vecchio, ora servono idee. Non siamo pronti a vincere”. In 22 milioni davanti alla tv


ROMA - Oltre 22 milioni davanti alla tv per la finale degli Europei Spagna-Italia, persa dagli azzurri per 4-0. La partita, andata in onda su Rai1 e in simulcast su RaiSport1 e Rai HD, ha totalizzato 22.470.000 ascoltatori con uno share dell'81,66%. Solo su Rai1 gli spettatori sono stati 18.910.000 per uno share del 68,72%. La gara di ieri ha avuto meno spettatori in termini assoluti della semifinale Italia-Germania, seguita da 23.255.000 persone. Superiore invece lo share che nel precedente match era stato del 79.55%.
"Siamo un Paese vecchio, con tante cose da cambiare. Noi siamo venuti all'Europeo per cambiare, per perseguire un'idea senza farsi condizionare dal risultato". Lo ha detto il ct azzurro Cesare Prandelli, nella conferenza stampa all'indomani della finale di Euro 2012, elogiando il progetto di due anni di nazionale. "Vincere l'Europeo avrebbe fatto bene, ma avrebbe tolto l'equilibrio a qualcuno: non siamo ancora pronti a vincere, quando lo saremo vinceremo e rivinceremo ancora, senza alti e bassi né disagi" ha aggiunto.
"In cosa potevo essere più bravo? In finale avrei dovuto avere il coraggio di cambiare di più. Ma sarebbe stata una mancanza di rispetto per chi mi aveva portato in finale".

Ho ricevuto molti messaggi, questa mattina anche da parte di Fabio Capello e mi ha fatto molto piacere, il presidente del Parma Ghirardi si e' scusato perche' non ha potuto essere presente alla finale e ne arriveranno altri". Il ct azzurro Cesare Prandelli in conferenza stampa all'indomani della sconfitta nella finale di Euro2012 contro la Spagna, risponde cosi' a una domanda sui messaggi ricevuti dai suoi colleghi e dai club.
"Noi dobbiamo ringraziare loro perché ci danno la possibilita' di avere i ragazzi. I rapporti con tutti gli allenatori sono ottimi, non mi chiamano per le convocazioni e quei 4-5 che lo hanno fatto mi hanno parlato delle condizioni dei loro giocatori. Prima dell'Europeo siamo stati nei campi di allenamento di tutti i club e da li' sono cominciano dei rapporti nuovi".
"Quando ho fatto le convocazioni non hanno messo in risalto quello, ma che avevo portato mio figlio (Nicolo'), che è un professionista, di cui avevo bisogno nello staff tecnico". Prandelli risponde poi così a una domanda sui sassolini che vorrebbe togliersi dalle scarpe. "Ci sono rimasto molto male perché la critica sportiva l'accetto sempre, ma quando si va ad attaccare la persona non l'accetto. Il ragazzo é venuto 35 giorni con noi, lo ha fatto con piacere e non farà vacanze perché domani farà il ritiro col Parma".

Nessun commento: