venerdì 8 giugno 2012

Lo schianto del volo Air France 447 nell'Atlantico: il comandante era con l'amante

Nel triangolo il punto dell'incidente

PARIGI - Ci sarebbe un'inquietante verità dietro la tragedia del volo Air France 447 precipitato nell'Oceano Atlantico il 31 maggio 2009. Secondo quanto rivelato dal programma della Abc "Nightline", il comandante era in cabina, a dormire o forse con la sua amante, lasciando ai suoi due vice, meno esperti, la gestione di una tempesta tremenda. Per il momento le autorità di Parigi frenano.
Il comandante Marc Dubois, secondo le risultanze dell'inchiesta, impiegò più di un minuto per tornare in cabina dopo che il suo copilota aveva perso il controllo dell'aereo. Che cosa abbia trattenuto così a lungo il comandante non è mai stato rivelato, ma secondo quanto raccontato da due fonti al programma dell'Abc, il 58enne Dubois stava viaggiando con una hostess fuori servizio dell'Air France, Veronique Gaignard.

Una circostanza che Jean-Paul Troadec, capo del Bureau d'Enquêtes et d'Analyses (l'unità di investigazione sull'incidente) non conferma ma nemmeno smentisce, spiegando semplicemente che l'agenzia "non è interessata alla vita privata del pilota".

Stando alle registrazioni della scatola nera, Dubois era da 9 minuti in pausa di routine quando l'aereo entrò in una tempesta tropicale, con ai comandi il 37enne David Robert e il 32enne Pierre-Cedric Bonin. E quando l'aereo cominciò a rollare furiosamente, i due copiloti (con rispettivamente 2.900 e 6.500 ore di volo al proprio attivo) non furono in grado di tenerlo sotto controllo. Chiamarono disperatamente Dubois ma, per ragioni mai del tutto chiarite, il comandante arrivò solo un minuto dopo. Un minuto che, forse, avrebbe potuto impedire lo schianto.

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