venerdì 1 marzo 2013

Ucciso un ex brigatista rosso in un assalto a un portavalori in pieno centro a Roma

ROMA -Sotto il telo bianco il corpo del rapinatore ucciso
ROMA - Un rapinatore ex brigatista rosso è morto e un vigilante è rimasto ferito in uno scontro a fuoco seguito all'assalto a un furgone portavalori in pieno centro a Roma, vicino alla Stazione Termini, a pochi passi dalla basilica di Santa Maria Maggiore. E' finito dunque nel sangue l'assalto, avvenuto in via Carlo Alberto 6, zona piazza Vittorio, poco prima delle 13. Panico tra i passanti e i turisti che si sono rifugiati nei negozi e dietro le auto.
Il bandito che ha perso la vita si chiamava Giorgio Frau, 56 anni, con un passato anche da ex brigatista rosso. Altri due rapinatori erano riusciti a fuggire, ma sono poi stati fermati dai carabinieri e portati in caserma. Si tratta di Massimo Nicoletti, di 34 anni, e Claudio Corradetti, 41. Anche loro già inquisiti in passato per "fatti politici".
Tanti i fori di proiettili sui muri dei palazzi e contro le vetrate ad altezza d'uomo. Pochi minuti prima della sparatoria dal vicino liceo erano usciti molti studenti.
La guardia giurata, Domenico Antonino Di Silvo, ha riportato ferite a gambe e braccia: è ricoverata all'ospedale San Giovanni, non sarebbe in pericolo di vita. Le ricerche dei fuggitivi erano partite subito dopo la segnalazione al 112. Secondo alcuni testimoni i rapinatori, arrivati in scooter, erano travestiti da postini e sarebbero poi fuggiti a piedi.
Giorgio Frau, ex appartenente all'Ucc, nel 2005 era stato condannato dal Tribunale di Firenze a quattro anni e sette mesi di reclusione per una tentata rapina a un ufficio postale di Firenze.  La tentata rapina risaliva al 10 giugno del 2003. Con Frau era stato condannato a quattro anni e sei mesi anche un altro presunto rapinatore, Mario Scilli, 49 anni, romano. Il primo arresto di Frau risale al 1984. Torna libero e tre anni dopo sfugge ad un' operazione dei carabinieri che a Roma porta in carcere i componenti della «direzione strategica» dell' Ucc, tra i quali Francesco Maietta, Claudia Gioia, Paolo Persichetti, Massimiliano Bravi e Daniele Mennella. Sono loro ad aver rivendicato l' agguato mortale contro il generale Licio Giorgieri e il ferimento del consigliere economico della Presidenza del Consiglio, Antonio Da Empoli. Il 23 marzo 1988 lo fermano a Barcellona dopo una rapina in banca alla quale partecipa anche Anna Maria Salvucci. Viene condannato a 21 anni di reclusione, ma ottiene il beneficio del lavoro esterno. 


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