domenica 3 marzo 2013

Ucciso in Mali il terrorista che comandò l’assalto all’impianto di gas algerino (37 ostaggi morti)

Mokhtar Belmokhtar, ucciso nel Mali

BAMAKO - Il militante islamico Mokhtar Belmokhtar, soprannominato “l’imprendibile” è stato ucciso dai soldati del Ciad in Mali. La sua morte è stata annunciata dalla televisione di Stato del Ciad, ma non è stata confermata da altre fonti. Mokhtar Belmokhtar è l’ex leader di al Qaeda accusato di aver ordinato l'attacco di gennaio a un impianto di gas algerino in cui sono stati uccisi almeno 37 ostaggi.
Le truppe del Ciad stanno combattendo i militanti islamici in Mali come parte di una forza internazionale guidata dalla Francia.
"Le forze del Ciad in Mali hanno completamente distrutto la principale base jihadista in Adrar sulle montagne di Ifhogas uccidendo i terroristi tra cui leader Mokhtar Belmokhtar," è stata  la dichiarazione dell’esercito ciadiano in tv TV. 
La notizia dell’uccisione è venuto un giorno dopo che il presidente del Ciad Idriss Deby aveva detto che le forze del paese avevano ucciso il militante di al-Qaeda Abdelhamid Abou Zeid durante gli scontri nel nord del Mali.
Abou Zeid - la cui morte deve ancora essere confermata dalla prova del DNA - era il  secondo in comando di al-Qaeda nel Maghreb Islamico (AQIM), che combatte le forze straniere in Mali.
L'esercito francese - che sta portando l'offensiva militare nel nord del Mali - non ha confermato le due morti. Venerdì scorso il presidente francese Francois Hollande detto che l'operazione era nella sua fase finale.
Militanti islamici si sono rifugiati nelle remote montagne nel nord del Mali, vicino al confine con l'Algeria, dopo essere stati costretti a fuggire dalle principali città da parte delle truppe francesi sostenute da aerei ed elicotteri. L'esercito del Mali e le truppe da diversi paesi africani sono stati coinvolti nei combattimenti.
Se confermato, le due vittime eccellenti non significano la guerra in Mali è finita, ma sarà sicuramente una grande perdita per i combattenti jihadisti nascosti tra le montagne confinanti con Algeria. L'esercito francese non sa nemmeno con quanti combattenti ha ancora a che fare. Più preoccupante è il destino di diversi ostaggi stranieri che si ritiene siano in custodia dei ribelli.

Nessun commento: