CARACAS - Le due figlie di Chavez Ines e Rosa Virginia durante l'esecuzione dell'inno nazionale nella camera ardente |
CARACAS - Il presidente iraniano Ahmadinejad e il presidente della Bielorussia Lukashenko |
CARACAS - Più di 30 capi di stato di tutto il mondo si sono radunati nella capitale venezuelana Caracas per il funerale del presidente Hugo Chavez e alle 17.15 ora italiana hanno cominciato a entrare nella Accademia militare dove si trova il feretro. I solenni funerali di Stato del defunto presidente venezuelano Hugo Chavez sono iniziati nella sede dell'Accademia Militare di Caracas, con la cerimonia trasmessa in diretta da tutti i canali di televisione del paese. In prima fila davanti alla bara siedono a sinistra i famigliari - la moglie e le due figlie - e a destra il presidente in funzioni, Nicolas Maduro, con sua moglie Cilia Flores, procuratrice generale del Venezuela, il presidente cubano Raul Castro e il suo omologo iraniano Mahmud Ahmadinejad. Nicolas Maduro presterà giuramento alle 19 ora locale (00:30 di sabato in Italia) come presidente ad interim del Venezuela. Lo ha annunciato la presidente dell'Assemblea nazionale Diosdado Cabello. Maduro, vice del presidente Hugo Chavez morto martedì dopo una lunga lotta contro il cancro, dirigerà il Paese fino alle elezioni presidenziali che secondo la Costituzione dovranno essere convocate entro un mese.
L'opposizione venezuelana boicotterà l'insediamento di Nicolas Maduro come presidente, considerandolo una violazione della Costituzione. Lo ha detto Angel Medina, capogruppo della Mesa de Unidad Democratica, in una conferenza stampa a Caracas.
Sono presenti si funerali i presidenti della Bielorussia, Alexander Lukashenko, dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad, di El Salvador, Mauricio Funes, e di Haiti, Michel Martelly. E poi il segretario generale dell'Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR), Ali Rodriguez Araque, il presidente di Cuba, Raul Castro, del Perù, Ollanta Humanala, del Nicaragua, Daniel Ortega, del Costa Rica, Laura Chinchilla, della Colombia, Juan Manuel Santos, del Messico, Enrique Peña Nieto, di Panama, Ricardo Martinelli, della Bolivia, Evo Morales vicino al presidente del Paraguay, Fernando Lugo, dell'Ecuador, Rafael Correa, il presidente del Cile, Juan Sebastián Piñera. Tra gli altri ci sono il direttore d'orchestra Gustavo Dudamel, l’attore Sean Penn, la figlia di Chavez Rosa Virginia, con il marito, il ministro della Scienza e della Tecnologia, Jorge Arreaza.
La cerimonia ufficiale ha avuto inizio con l'inno nazionale suonato dalla Orchestra Sinfonica Simón Bolívar, diretta dal Maestro Gustavo Dudamel.
E intanto, secondo la stampa spagnola, scoppia anche un “giallo”. Hugo Chavez sarebbe morto a Cuba e la bara che ha sfilato l’altro ieri dall’ospedale all’Accademia militare durante oltre sette ore attraverso Caracas e alla quale hanno reso omaggio centinaia di migliaia di venezuelani non avrebbe contenuto la sua salma. Lo sostiene il quotidiano spagnolo ABC, citando fonti militari venezuelane.
Secondo Abc "l'inganno della processione costituisce una nuova messa in scena del governo, che si aggiunge alla lunga lista di bugie con le quali il chavismo ha riempito gli ultimi mesi della vita del leader". "Volevano mostrare un bagno di folla con un chiaro interesse politico, permettendo che la gente potesse perfino toccare il feretro, quello falso, senza mettere a rischio l'integrità fisica di quello vero", ha detto una delle fonti militari del giornale madrileno.
Il decesso, scrive il quotidiano, risalirebbe a martedì scorso all'Avana intorno alle 7 del mattino (ora locale) e il suo cadavere sarebbe stato trasportato durante la notte fino alla base aerea Generalisimo Francisco de Miranda, a Caracas, più vicina al Forte Tiuna dell'aeroporto internazionale civile di Maiquetia. La salma di Chavez, proseguono le fonti, sarebbe quindi stata esaminata nel centro medico della base, che si trova a circa 200 metri dall'Accademia Militare, e composta con l'uniforme militare. Durante la giornata di mercoledì, il corpo sarebbe stato tenuto nei sotterranei dell'Accademia.
Nel frattempo, una bara simile, vuota o con qualche peso al suo interno, è stata portata all'ospedale Militare, da dove è partita mercoledì la processione funebre. Al suo arrivo all'Accademia, duranti i pochi minuti in cui il feretro non è stato ripreso dalle telecamere, si è proceduto alla sostituzione della bara finta con quella vera, prima della sua esposizione.
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