lunedì 4 marzo 2013

Napoli: crolla palazzo sul lungomare. Si scava, ma non ci sono vittime

NAPOLI - Il palazzo crollato

NAPOLI - Un palazzo di tre pieani è parzialmente crollato attorno alle 10 a Napoli in via Riviera di Chiaia al numero 72, nella zona del Lungomare, all'angolo con via Arco Mirelli. Si tratta dello stabile dell'ex consolato francese, in muratura di tufo, dove si trovano molti uffici. Sotto le macerie diverse automobili. Si teme che vi possano essere vittime. Sono intervenute tre squadre dei pompieri ed è giunta anche un'ambulanza. Il traffico è stato deviato. Alle 10.35 un’altra parte del palazzo è crollata, mentre interveniva una ruspa che è stata subito bloccata. Saracinesche dei negozi abbassate, palazzi rimasti senz'acqua, panico tra i residenti. Dalle 11.30 si è cominciato a sentire un forte odore di gas. 



Si scava anche con le mani tra le macerie per mettere in salvo eventuali feriti. La gente del quartiere è letteralmente insorta per intervenire con le proprie mani mentre le forze dell'ordine raccomandavano prudenza. Ivigili e le altre forze dell'ordine sono intervenuti per far allontanare passanti e curiosi:"Dovete consentire l'accesso ai mezzi di soccorso" dicono. Ma esplode la rabbia della gente: "e dove sono i mezzi di soccorso," grida.
Testimoni riferiscono di aver sentito un forte rumore proveniente da una cabina elettrica localizzata proprio accanto all'ala dell'edificio crollato. Pochi istanti dopo c'è stato il boato e il crollo.
Nel crollo è rimasto coinvolto un autobus. L'automezzo, a quanto risulta, era diretto al deposito e non erano presenti passeggeri a bordo. Il pullman, che presenta vetri rotti e la porta centrale distrutta, è stato spinto a mano lontano dal luogo del crollo.

L'edificio (civico 72) si trova di fronte al cantiere della linea 6 del metrò in Piazza della Repubblica. Vivi per miracolo due agenti della Polizia municipale usciti dall'auto di servizio poco prima che si verificasse il crollo del fabbricato. La vettura è stata schiacciata da alcuni massi caduti dall'edificio. I vigili urbani erano stati chiamati per un intervento al civico 72 per verificare l'eventualità di una fuga di gas. Inoltre, alcune persone presenti all'interno dello stabile avevano avvertito scricchiolii prima del crollo. Ci sono anche i cani della polizia specializzati nella ricerca delle persone in caso di crolli tra i soccorritori impegnati alla Riviera di Chiaia. Il crollo e' avvenuto a poca distanza dal commissariato San Ferdinando, gli agenti infatti sono stati i primi ad arrivare sul luogo del disastro. Poco dopo sono arrivate anche le volanti dell'ufficio prevenzione generale e hanno provveduto a recintare la zona e a tenere lontani auto e passanti. La gente parla di disastro annunciato. Da settimane, riferiscono commercianti e residenti, erano in corso rilievi tecnici per verificare se ci fossero oscillazioni o cedimenti strutturali. "Almeno è lunedi mattina, figuriamoci se fosse capitato ieri" dicono alcuni cittadini. Pochi minuti prima che il palazzo della Riviera di Chiaia venisse giù gli occupanti dell'edificio sono stati avvisati del pericolo dai vigili del fuoco ed invitati ad abbandonare l'edificio. "Uscite, uscite, ci hanno detto - riferisce uno dei superstiti che lavora come impiegato in uno degli uffici all'interno del palazzo - Ci hanno detto che stavano lavorando ad una cabina elettrica che era già crollata".
Tutta la zona della Riviera di Chiaia è senza acqua. Le scuole limitrofe sono state evacuate e il traffico interrotto. La zona interessata dal crollo è stata transennata, una folla di curiosi assiste alle operazioni di scavo a distanza di una cinquantina di metri. Le macchine dei soccorsi hanno paralizzato il traffico in centro dal momento che la Riviera di Chiaia è una delle arterie, diventata da poco a doppio senso di marcia, maggiormente trafficata della città.

Alle 12,35 i soccorritori hanno iniziato a fare uso di pale meccaniche per sgomberare l'area dai detriti. Questo viene considerato un buon segno: non dovrebbero esserci vittime e, per ora, non si segnalano dispersi.

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