venerdì 11 gennaio 2013

E’ morta Mariangela Melato



ROMA - E' morta Mariangela Melato. La grande attrice che aveva 71 anni, era nata a Milano. Si è spenta stamattina in una clinica romana. Era malata da tempo. La notizia è stata diffusa intorno alle 10 in prima battuta su Twitter, dove un tam tam di cinguettii dolorosi è rimbalzato incessanteA fianco dell'attrice morta alla clinica Antea di Roma c'era la sorella Anna.  "Se ne è andata in modo sereno. Si è spenta senza sofferenza, lucidissima fino all'altro ieri, ieri il crollo. Si è rivolta a noi 20 giorni fa per essere assistita nel migliore dei modi". Così Giuseppe Casale, coordinatore sanitario dell'Antea Onlus per l'assistenza ai pazienti in fase avanzata di malattia che ha seguito Mariangela Melato presso l'hospice di S. Maria della Pietà dove era ricoverata. La camera ardente e' aperta nella clinica. Il funerale si terrà a Roma domani alle ore 15 presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo. A darne notizia, insieme alla famiglia, è Renzo Arbore
La Melato era nata a Milano il 19 settembre 1943: «Mio padre era di origini tedesche - raccontava lei - duro e sensibile insieme. Io gli assomigliavo. Mia madre, milanese allegra, estroversa, mi rimproverava. “I tudesch in andaa via - diceva -, ma la raza l’è restada”. I tedeschi erano andati via, ma la razza è rimasta»)  
Giovanissima aveva studiato pittura all’Accademia di Brera, per pagarsi i corsi di recitazione di Esperia Sperani disegnava manifesti e lavorava come vetrinista alla Rinascente. Non ancora ventenne era entrata a far parte della compagnia di Fantasio Piccoli poi era passata a registi come Dario Fo, Luchino Visconti e Luca Ronconi.  
Sulla scena s’era affermata nell’Orlando furioso (1968) di Luca Ronconi, ma era anche un’eccellente ballerina, cosi come aveva dimostrato sul palcoscenico del Sistina interpretando Belcore nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluia brava gente (1971). Attrice brillante e capace di registro comico fulminante, aveva però affrontato personaggi di grande impegno nelle tragedie Medea (1986) e Fedra(1987) di Euripide e nelle commedie Vestire gli ignudi di Pirandello (1990) e La bisbetica domata  
di Shakespeare (1992). 
Anche nel cinema ha alternato ruoli drammatici (La classe operaia va in paradiso, 1971, e Todo modo, 1976, di Petri; Caro Michele, 1976, di Monicelli; Oggetti smarriti, 1979, e Segreti segreti, 1985, di Giuseppe Bertolucci) a quelli da commedia, come in Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972) e Film d’amore e d’anarchia (1973) di Lina Wertmüller; Casotto (1977) e Mortacci (1988) di Sergio Citti; Aiutami a sognare (1980) di Pupi Avati.  
Dagli Anni 90 lavora anche per la televisione (Scandalo, 1990, Una vita in gioco, 1991, Due volte vent’anni, 1995, L’avvocato delle donne, 1997; Rebecca, la prima moglie, 2008).

NAPOLITANO COMMOSSO, E' STATA ATTRICE DI SPICCATO TALENTO
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con commozione la notizia della scomparsa di Mariangela Melato, ha inviato un messaggio alla famiglia. Lo ha reso noto un comunicato del Quirinale. "La ricordiamo come una delle attrici piu' popolari, stimate ed apprezzate per il suo spiccato talento, espresso fino all'ultimo con forza di volonta' ed entusiasmo", ha scritto il Capo dello Stato. "Grazie al suo personalissimo stile, in sintonia con l'evoluzione delle diverse forme di spettacolo - cinema, teatro e televisione - nel nostro Paese, ha meritato rilevanti riconoscimenti anche sul piano internazionale", ha ricordato, "ai famigliari e al mondo dello spettacolo giunga l'espressione del mio partecipe cordoglio".
LINA WERTMULLER, ORA NON RIESCO A PARLARE
"Ora non riesco a parlare". Cosi' risponde Lina Wertmuller, regista che firmo' il celebre "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto" che vede protagonista una splendida Mariangela Melato con Giancarlo Giannini, appena appresa la notizia della morte della grande attrice. "Lo so, volete un commento, due parole. Ma ora no", ha detto commossa.
PUPI AVATI, DA BRIVIDO SENTIRLA RECITARE; NESSUNA COME LEI
"Provai un brivido a sentirla recitare quelle battute che le affidai. Fu una frustata per me e per tutta la troupe. Capimmo subito che eravamo davanti ad una grande attrice, a qualcosa di speciale". Cosi' Pupi Avati ricorda Mariangela Melato, "quella ragazza mora, con gli occhi bistrati, tutta riccioli, che mi si presento' sul set del mio secondo film 'Thomas e gli indemoniati' per un provino". E nessuna, sottolinea il regista, "sara' mai come lei. Certi artisti, per fortuna, non lasciano eredi. Sono unici e portatori di uno stato di grazia. Il punto di forza di Mariangela era la voce, unica e irrepitibile, che sapeva usare magicamente. E non solo perche' aveva studiato".
UGO PAGLIAI, PERSONA ECCEZIONALE E DI GRANDE TALENTO
"Sono veramente addolorato. Mariangela Melato era una persona eccezionale e un'artista straordinaria di grande talento". E' il ricordo dell'attore Ugo Pagliai, intervistato da Sky tg24.
  "Mariangela ha dato esempio di come si debba e si voglia fare lo spettacolo - ha proseguito Pagliai -. Passava dalla tragedia alla commedia e al musical con una grande facilita'. Sapeva fare veramente tutto".
SERGIO ESCOBAR, NON CANCELLERO' MAI SUO NUMERO DA MIA RUBRICA
Il direttore del Piccolo Teatro di Milano, Sergio Escobar, ha cosi' commentato la scomparsa di Mariangela Melato: "Come distinguere una grande attrice da una grande amica? Per me e' impossibile scindere le due cose, come e' impossibile dire che cos'e' Mariangela Melato per il teatro, per il cinema, per la televisione. Sarebbe stucchevole cercare aneddoti di ricordi personali... L'unica cosa che faro' e' non cancellare mai dalla mia rubrica telefonica il suo numero di cellulare".

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