La posizione della piattaforma nel mare di Pechora |
MOSCA - Un gruppo di attivisti di Greenpeace ha dato l'assalto con alcuni gommoni alla gigantesca piattaforma petrolifera artica di Prirazlomnoie nel mare di Pechora della repubblica di Komi, gestita da Gazprom, lasciandovi sei persone con tende e rifornimenti sufficienti per diversi giorni. Tra loro anche il direttore esecutivo di Greenpeace Kumi Naidoo. I sei 'occupanti' sono americani, canadesi, finlandesi e tedeschi. Sulla piattaforma hanno issato uno striscione con la scritta 'stop alle trivellazioni nell'Artico'. Quindici ore dopo l'imbarco, la squadra - riferisce Greenpeace - ha volontariamente lasciato la piattaforma al fine di evitare rischi inutili in questi condizioni . Gli attivisti sono stati costantemente irrorati con acqua da parte dei lavoratori di Gazprom che sembravano più impegnati a mettere in pericolo la sicurezza degli uomini di Greenpeace che a operare sulla piattaforma sopra.
Questa piattaforma gigante russa - spioega Greenpeace- è impostata per essere la prima a cercare di produrre commercialmente off-shore petrolio artico ovunque sul pianeta.
Greenpeace aveva inviato una lettera ai russi al momento dell’ “assalto”. Ecco l’incip
"Cari amici russi,
questa mattina verso le 4 del mattino, cinque attivisti hanno scalato la piattaforma petrolifera Prirazlomnaya per agire pacifica contro il lavoro di Gazprom nella regione artica, per evidenziare i pericoli dei suoi piani di perforazione qui nel mare di Pechora”.
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