mercoledì 6 giugno 2012

Fermato, confessa l'uomo accusato dell'attentato di Brindisi dove è morta Melissa Bassi.

La svolta alle 22.30 quando è scattato l'ordine di fermo. Dopo 6 ore, è crollato. Avrebbe detto: "Lo dovevo fare". Non avrebbe "ricevuto giustizia" in Tribunale e il palazzo di giustizia è ad appena trenta metri dalla scuola 


Giovanni Vantaggiato "in azione"
LECCE - E' stato fermato, accusato di strage aggravata alla finalità di terrorismo. e avrebbe confessato (avrebbe detto "lo dovevo fare") l'uomo che era sotto interrogatorio da sei ore in Questura a Lecce, accusato di aver compiuto  l'attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, dove è morta la studentessa Melissa Bassi e cinque altre ragazza sono rimaste gravemente ferite. Ha 68 anni, è il titolRE di una stazione di carburanti sulla statale 17 tra Leverano e Copertino, è attivo da almeno due decenni nel campo della vendita di gasolio per riscaldamento e agricolo e si chiama Giovanni Vantaggiato: è sposato e ha due figlie, è alto 1 metro e 65 ed è claudicante.  Avrebbe agito per "vendetta privata".  Si è parlato all'inizio di motivi di astio contro il preside della scuola, ma a trenta metri dall'istituto c'è anche il palazzo di giustizia. E, secondo altre voci, l'uomo aveva motivi di polemica verso la giustizia, per un credito di 300mila euro che non  era riuscito a farsi riconoscere in un processo  per truffa subita. Avrebbe così covato una sete di vendetta, e la mattina del 19 maggio forse voleva colpire, con le tre bombole che hanno ucciso Melissa Bassi e ferito le altre  studentesse, proprio il Tribunale di Brindisi. Ma troppo sorvegliato, avrebbe ripiegato sulla scuola, che guarda caso, si trova poco distante dal palazzo di giustizia.
La sua automobile, una Fiat Punto, è stata filmata a più riprese nei pressi della scuola Morvillo Falcone quel sabato 19 maggio, quando alle 7,45 avvenne l'esplosioneMa le telecamere della zona avrebbero ripreso anche un'altra automobile di un familiare del sospettato.

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