BRUXELLES - Una sorta di "aspirina finanziaria" che "alleggerisce la tensione ma non ne risolve le cause". Così il portavoce della Commissione europea ha valutato la proposta italiana di utilizzare i fondi salva Stati Ue, come l'Efsf, per contenere tensioni e spread sui titoli di Stato dei paesi virtuosi sulla disciplina di bilancio, ma sotto pressione dei mercati.
"Sarebbe come un paracetamolo finanziario", ha affermato Amadeu Altafaj, portavoce del vicepresidente della commissione Olli Rehn, responsabile di affari economici e euro.
L'idea cui si è riferito Rehn era stata illustrata dal premier Mario Monti nella conferenza stampa a conclusione del summit del G20 a Los Cabos, in Messico: utilizzare strumenti esistenti, per esempio il fondo salva-stati da 440 miliardi di euro (European Financial Stability Facility, Efsf) per sostenere la stabilità fiscale acquistando titoli, potenzialmente anche quelli italiani, e tenere sotto controllo gli spread.
"Sarebbe come un paracetamolo finanziario", ha affermato Amadeu Altafaj, portavoce del vicepresidente della commissione Olli Rehn, responsabile di affari economici e euro.
L'idea cui si è riferito Rehn era stata illustrata dal premier Mario Monti nella conferenza stampa a conclusione del summit del G20 a Los Cabos, in Messico: utilizzare strumenti esistenti, per esempio il fondo salva-stati da 440 miliardi di euro (European Financial Stability Facility, Efsf) per sostenere la stabilità fiscale acquistando titoli, potenzialmente anche quelli italiani, e tenere sotto controllo gli spread.
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