domenica 10 marzo 2013

Pakistan: cristiani in piazza contro le violenze musulmane

KARACHI - La protesta dei cristiani per le strade
LAHORE - Gli incidenti causati dai musulmani

ISLAMABAD - I movimenti cristiani hanno organizzato una protesta in numerose città del Pakistan dopo che una folla di musulmani ha attaccato e semidistrutto nella Joseph Colony di Lahore circa 150 case e negozi sostenendo di voler punire un presunto blasfemo. La principale manifestazione è stata organizzata nella stessa Lahore dove molte decine di cristiani si sono riuniti intonando canti e denunciando con slogan il governo provinciale, condannando la violenza di Sabato e chiedendo il risarcimento per le persone colpite. I cristiani avevano già abbandonato le loro case quando la folla ha colpito. I cristiani costituiscono circa il 1,6% della popolazione prevalentemente musulmana del Pakistan.
J.Salick, noto leader cristiano ed ex ministro per le Minoranze che è alla testa della protesta nel capoluogo della provincia del Punjab, ha assicurato che "oltre 300 famiglie sono state depredate dei loro averi e hanno perso la loro dimora. Il governo - ha insistito - ha gravemente mancato nel difendere le minoranze". A suo avviso le autorità "dovrebbero immediatamente indennizzare la gente con una cifra di almeno 1,5 milioni di rupie (11.500 euro) a famiglia, e non con le 200.000 (1.540 euro) annunciate".
Venerdì circa 3.000 persone avevano attaccato la Joseph Colony di Badami Bagh cercando di catturare un giovane di 28 anni, Sawan Masih, colpevole a loro dire di aver ripetutamente offeso il profeta Maometto. L'uomo è stato arrestato dalla polizia e posto in custodia giudiziaria, ma i manifestanti sono tornati nella colonia abitata dai cristiani mettendo tutto a ferro e fuoco. La polizia pachistana ha reagito - con molto ritardo secondo i cristiani - procedendo all'arresto di almeno 100 persone, mentre molte altre sono ricercate.

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