PADOVA - Un ex agente di commercio di 60 anni residente a Rubano in provincia di Padova, Renzo Menin, si è tolto la vita. Ieri aveva ricevuto un'ingiunzione di pagamento di 117mila euro da Equitalia.
L'uomo era scomparso da ieri sera, solo stamattina intorno alle 8 è stato rinvenuto il cadavere dai vigili del fuoco nel fiume Brentella nella zona ovest di Padova ai confini con il comune di Rubano. Si era suicidato. La scomparsa del 60enne era stata denunciata dal cognato ai carabinieri. Da quanto si apprende l'uomo era rimasto molto turbato dall'importo della cartella esattoriale e avrebbe lasciato un messaggio per spiegare il suo gesto.
«Cercatelo, è sconvolto». Le ricerche da parte di carabinieri e vigili del fuoco erano iniziate ieri sera quando un familiare aveva riferito che l'uomo era apparso sconvolto dal recapito della cartella esattoriale.
L'auto di Menin, che attualmente era impiegato come portinaio alla sede del Cuamm (medici con l'Africa), è stata trovata dai militari poco distante dal canale nel quale è stato trovato il corpo. I carabinieri hanno trovato alcuni biglietti indirizzati ai familiari che accrediterebbero al pista del suicidio a causa del debito con Equitalia.
Menin non riusciva a capacitarsi di quei 117mila euro da pagare. Tant'è che ieri era andato negli uffici di Equitalia per domandare spiegazioni: i debiti, si è saputo, risalivano ad anni fa probabilmente dalla sua attività di rappresentante di commercio.
L'uomo era scomparso da ieri sera, solo stamattina intorno alle 8 è stato rinvenuto il cadavere dai vigili del fuoco nel fiume Brentella nella zona ovest di Padova ai confini con il comune di Rubano. Si era suicidato. La scomparsa del 60enne era stata denunciata dal cognato ai carabinieri. Da quanto si apprende l'uomo era rimasto molto turbato dall'importo della cartella esattoriale e avrebbe lasciato un messaggio per spiegare il suo gesto.
«Cercatelo, è sconvolto». Le ricerche da parte di carabinieri e vigili del fuoco erano iniziate ieri sera quando un familiare aveva riferito che l'uomo era apparso sconvolto dal recapito della cartella esattoriale.
L'auto di Menin, che attualmente era impiegato come portinaio alla sede del Cuamm (medici con l'Africa), è stata trovata dai militari poco distante dal canale nel quale è stato trovato il corpo. I carabinieri hanno trovato alcuni biglietti indirizzati ai familiari che accrediterebbero al pista del suicidio a causa del debito con Equitalia.
Menin non riusciva a capacitarsi di quei 117mila euro da pagare. Tant'è che ieri era andato negli uffici di Equitalia per domandare spiegazioni: i debiti, si è saputo, risalivano ad anni fa probabilmente dalla sua attività di rappresentante di commercio.
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