Langlois al suo arrivo a Parigi accolto dal ministro Aurelie Filippetti |
PARIGI Roméo Langlois, il giornalista francese liberato dai ribelli di sinistra dopo più di un mese di prigionia in Colombia, è arrivato in Francia questa mattina con un volo Air France ed è stato accolto all'aeroporto Charles de Gaulle dalla sua famiglia e dai ministri della Cultura e della Comunicazione Aurélie Filippetti e dello Sviluppo Pascal Canfins.
Il giornalista era stato catturato il 28 aprile dalle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) nella regione meridionale di Caqueta durante un serizio sulle operazioni antidroga a fianco dell'esercito colombiano. Mercoledì scorso, i ribelli lo avevano consegnato a una squadra del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Era stato trasferito durante la notte nella capitale, Bogotà, dove un gruppo di amici lo aspettava nella residenza dell'ambasciatore francese.
Ferito al braccio durante gli scontri che hanno preceduto la sua cattura, Langlois era stato inizialmente dichiarato "prigioniero di guerra" dai ribelli delle FARC. Nei suoi primi commenti dopo il suo rilascio, il giornalista francese ha criticato le FARC per la creazione di un "circo mediatico" intorno alla sua cattura e li ha accusati di impegnarsi in un "gioco politico", ma precisando che non era stato maltrattato.
Fondato nel 1964, il movimento di guerriglia delle FARC è il più grande e antico dell'America Latina. Il gruppo di ispirazione marxista, che è in gran parte finanziato dalla droga, ha condotto la guerra contro il governo colombiano per quasi 50 anni.
Tuttavia, negli ultimi mesi i ribelli delle FARC hanno fatto piccoli gesti distensivi dopo una offensiva colombiana sostenuta dagli Usa che aveva avuto un significativo successo.
In una dichiarazione rilasciata mercoledì sera, il presidente francese François Hollande aveva descritto il rilascio di Langlois 'come un "momento di grande gioia".
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