Visualizzazione post con etichetta jolly nero. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta jolly nero. Mostra tutti i post

venerdì 19 luglio 2013

La tragedia della Jolly Nero: era troppo veloce e gli strumenti erano guasti

GENOVA - La Jolly Nero era troppo veloce per quelle acque ristrette del porto di Genova. E' quanto trapela della perizia condotta sull'imbarcazione dopo la tragedia costata la vita a nove persone. Gli strumenti inoltre erano guasti e c'erano state almeno altre tre avarie precedenti per il mancato avviamento del motore. I guasti erano avvenuti tre volte a Genova e una a Suez, una volta con il comandante a bordo. Al vaglio le altre navi del gruppo Messina.

"Se la Jolly nero avesse affrontato la manovra di evoluzione invece che a 3,4 nodi a un nodo in meno, questo avrebbe consentito tempi e spazi di reazione molto più ampi senza provocare ritardi significativi se il motore fosse ripartito, ma questo non è avvenuto". E' uno dei passaggi della relazione - una ventina di pagine con una trentina di allegati - depositata dai consulenti della procura nell'ambito dell'inchiesta sull'abbattimento della Torre piloti il 7 maggio scorso.

venerdì 7 giugno 2013

Jolly Nero: indagato anche l’amministratore delegato del gruppo Messina


GENOVA - Tre avvisi di garanzia con invito a comparire sono stati notificati ad Andrea Gais, amministratore delegato del gruppo Messina, e a due dipendenti per l'incidente della Jolly Nero in cui il 7 maggio scorso persero la vita 9 persone. Per la vicenda della Jolly Nero erano già indagati il comandante della nave, Roberto Paoloni, e il pilota Antonio Anfossi.

venerdì 17 maggio 2013

Genova: i palombari hanno trovato il corpo della nona vittima


GENOVA, - I palombari della Marina militare hanno trovato il corpo del sergente Gianni Iacoviello, la nona vittima dell'incidente di Genova. Per recuperarlo,hanno spostato una trave portante di cemento armato della torre dei piloti che si era abbattuta vicino alla banchina. Secondo quanto appreso, il corpo era rimasto incastrato tra la banchina e la colonna di cemento. I lavori di recupero sono apparsi lunghi e delicati. l corpo di Gianni Jacoviello, quando sarà recuperato, sarà messo subito a disposizione della famiglia. Lo si apprende da ambienti della Procura di Genova. Non verrà dunque effettuata alcuna autopsia e la salma sarà composta e restituita ai familiari.
 Iacoviello, 33 anni, Guardia Costiera, viveva alla Spezia. Mercoledi', ai funerali a Genova, sullo stallo, al posto della bara, i familiari avevano messo la sua foto, il cappello militare e il pallone da basket, la sua passione.

venerdì 10 maggio 2013

Il disastro di Genova: gli armatori della Jolly Nero accusano i rimorchiatori




GENOVA - La procura di Genova ha disposto l'acquisizione dei tabulati delle telefonate intercorse la notte dell'incidente al porto di Genova tra i rappresentanti della Compagnia Messina e gli ufficiali sulla Jolly Nero. Subito dopo l'urto con la torre di controllo, sono infatti saltate le comunicazioni radio tra la nave e le autorità portuali. Comunicazioni che, stando a fonti qualificate, sono proseguite via cellulare. Il contenuto delle telefonate verrà analizzato e incrociato con i dati provenienti dalla scatola nera.
 La Compagnia Messina, armatore della Jolly Nero, accusa i rimorchiatori per l'incidente avvenuto in porto a Genova. "Non riusciamo ad accettare che i due rimorchiatori, anche ammesso che la macchina della nave fosse ferma, non siano stati in grado di tenere una nave di medie dimensioni come la Jolly Nero". 
 Intanto i sommozzatori dei vigili del fuoco, che da due giorni lavorano incessantemente sui resti della torre di controllo del porto di Genova, hanno individuato tra le macerie finite in mare la cabina dell'ascensore. I pompieri stanno portando sott'acqua l'attrezzatura per poter aprire la cabina, nella speranza che all'interno vi possano essere i corpi dei due dispersi che ancora mancano all'appello. E' stato poi ritrovato, semisepolto nella melma, il registratore digitale delle trasmissioni Vhf dei piloti: una volta recuperata, l'apparecchiatura sarà messa sotto sequestro.

mercoledì 8 maggio 2013

Porto di Genova, sale a 7 il numero dei morti


GENOVA - Sale a sette il numero dei 7 morti accertati, 4 i feriti, 3 i dispersi della collisione tra una nave portacontainer e la torre piloti del Molo Giano nel porto ligure, Dagli accertamenti finora effettuati sono complessivamente 14 le persone coinvolte nell'incidente
Identificate tre delle sette vittime accertate: sono il sottufficiale Davide Morella, 33 anni, di Bisceglie, militare della Capitaneria di porto di Genova; Michele Robazza, 31 anni, di Livorno, del corpo piloti di Genova; Daniele Fratantonio,  guardia costiera di 30 anni, di Rapallo. Al Molo Giano si continua a lavorare per cercare di liberare la banchina da ciò che resta della Torre di controllo del Porto, una struttura in cemento alta oltre 50 metri.
I sommozzatori della guardia costiera hanno trovato tre altri corpi nell'ascensore della Torre Piloti.
Sull'incidente in porto, la Procura di Genova ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Lo ha detto il procuratore capo, Michele Di Lecce, impegnato in porto. "Stiamo ascoltando diverse persone. Ci sono problemi preliminarii", ha detto.
Alle 23 di ieri sera la torre era stata colpita in pieno, e inspiegabilmente, dalla poppa della porta container Jolly Nero, della linea Messina. E' venuta giù di schianto, seppellendo tutti coloro che c'erano al suo interno, 14 persone secondo - appunto - il bilancio provvisorio reso noto dalle forze dell'ordine. La torre, di cemento e vetro, si è come "afflosciata" nelle acque nere di molo Giano. Dei quattro feriti accertati, due sono stati ricoverati in codice rosso, altri due sono in condizioni meno gravi. 

L’incidente al porto di Genova: tre i cadaveri ripescati, ci sono almeno 6 dispersi



GENOVA - Il bilancio del grave incidente nel porto di Genova dove la nave mercantile Jolly Nero della compagnia "Messina" è finita contro il Molo Giano facendo crollare in mare la torre piloti, è finora di 3 morti. Le persone che si trovavano all'interno della struttura in quel momento, verso le 23, sono finite in mare. Le vittime sono due uomini e una donna: i corpi sono stati trovati dai vigili del fuoco. Altre 6 sono disperse. Recuperati 4 feriti gravi, portati in ospedale in codice rosso.
Decine di soccorritori e sommozzatori stanno scandagliando questa mattina le acque della zona per recuperare i dispersi.  Tre delle persone che non si trovano erano in quel momento nell'ascensore della torre. Non si sa se siano finite in mare o siano sotto le macerie.  La torre controllo manovra del porto di Genova, crollata nell'urto, ospitava diversi uffici. Tra questi, quelli della compagnia piloti del porto e quelli della Guardia Costiera. L'incidente, è avvenuto durante il cambio turno e questo rende più difficile capire con precisione quante persone fossero presenti al momento dell'urto. 
 Stefano Messina, armatore della nave, accorso in porto dopo l'incidente, ha detto con le lacrime agli occhi: "Siamo sconvolti, di più ...E' una cosa mai successa, siamo disperati".
L'incidente, avvenuto all'imboccatura del porto, nella fase di uscita della nave, potrebbe essere stato causato da un'avaria improvvisa a due motori di poppa. Spegnendosi avrebbero reso il natante del tutto ingovernabile. Così, la nave è finita con il fianco sinistro della poppa contro la torre facendola inclinare e in parte crollare in acqua. Il mercantile stava viaggiando a 4 nodi con un pilota del porto e trainato da un altro mezzo. Condizioni praticamente impossibili per un errore umano.