URBINO, 21 luglio - Presenta un profondo taglio alla gola il corpo di Ismaele Lulli, il 17enne trovato morto in un dirupo nei pressi di una chiesa in località San Martino in Selva Nera, frazione di Sant'Angelo in Vado (Pesaro Urbino). I familiari del ragazzo, studente del luogo, ne avevano denunciato ieri la scomparsa. Sotto interrogatorio due ragazzi albanesi.
Le indagini, dirette dal pm Irene Lilliu della Procura di Urbino, sono supportate dai carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche di Roma.
II corpo di Ismaele è stato trovato a pancia in sotto e, secondo le prime ipotesi, potrebbe essere stato ucciso altrove e portato successivamente vicino alla chiesa. L'allarme oggi è stato dato da un passante, che ha visto il corpo. Ismaele, che frequentava il secondo anno dell'istituto alberghiero di Piobbico, viveva con la madre e una sorella più piccola. Ieri sera non è tornato a casa e la madre si è rivolta ai carabinieri. Contemporaneamente gli amici hanno lanciato una serie di appelli su Facebook con la sua foto.
Quanto al movente, si pensa ad uno sgarro per questioni di ragazze o a debiti non pagati per piccolo spaccio di droga. In ogni caso ad un chiarimento finito in tragedia, se non addirittura a un omicidio premeditato. Il giovane, infatti presenta sul corpo diverse tracce di nastro adesivo per pacchi, come se avessero tentato di legarlo. Oppure è stato legato e poi il caldo di questi giorni ha fatto gonfiare il corpo e i legacci sono saltati. Un delitto feroce: chi lo ha sgozzato lo ha fatto con violenza, tanto che Ismaele è stato quasi decapitato. Sul corpo altri tagli e escoriazioni, ma sarà l'autopsia a stabilire se si tratti di ferite da trascinamento o riportate durante la caduta nel dirupo, oppure di coltellate inferte post mortem.
Quanto al movente, si pensa ad uno sgarro per questioni di ragazze o a debiti non pagati per piccolo spaccio di droga. In ogni caso ad un chiarimento finito in tragedia, se non addirittura a un omicidio premeditato. Il giovane, infatti presenta sul corpo diverse tracce di nastro adesivo per pacchi, come se avessero tentato di legarlo. Oppure è stato legato e poi il caldo di questi giorni ha fatto gonfiare il corpo e i legacci sono saltati. Un delitto feroce: chi lo ha sgozzato lo ha fatto con violenza, tanto che Ismaele è stato quasi decapitato. Sul corpo altri tagli e escoriazioni, ma sarà l'autopsia a stabilire se si tratti di ferite da trascinamento o riportate durante la caduta nel dirupo, oppure di coltellate inferte post mortem.
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