I giornalisti? Narcisi e legati al potere. Lo pensano gli italiani
ROMA - Poco indipendenti, narcisisti e troppo legati al potere. E' il ritratto spietato dei giornalisti tracciato dagli utenti dell'informzione in Italia e riassunto nell'annuale rapporto del Censis e dell'Ucsi sulla comunicazione. Secondo il 67,2% degli italiani gli operatori dell'informazione in Italia sono sì preparati ma non abbastanza indipendenti, mentre per il 67,8% di loro le penne del giornalismo italiano sono "molto spregiudicate", ovvero hanno "smanie di protagonismo" che non fanno raggiungere alla stampa nemmeno la sufficienza in termini di reputazione. Insomma per quasi la metà degli intervistati (il 49,8%) il Quarto Potere in Italia è poco affidabile. Dall'analisi ne esce comunque un Paese sempre più multimediale con oltre un italiano su due che usa Internet e con un peso sempre più crescente dell'informazione online.
La centralità dei telegiornali è ancora fuori discussione, visto che l'80,9% degli italiani li utilizza come fonte. Tra i giovani, però, il dato scende al 69,2%, avvicinandosi molto al 65,7% raggiunto dai motori di ricerca su Internet e al 61,5% di Facebook. In generale dopo la Tv resta il peso dominante dell'informazione radiofonica al secondo posto mentre cresce l'uso dei giornali online, seguiti dal 21% della popolazione.
L'uso di Internet ha superato intanto la fatidica soglia del 50% della popolazione, ovvero oltre un italiano su due naviga regolarmente, anche se il dato mostra una netta spaccatura tra l'altissimo utilizzo per le persone al di sotto dei 30 anni (87,4%) e quelle al di sopra dei 65 (appena il 15,1%).
Nessun commento:
Posta un commento