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domenica 26 agosto 2012

Rimini: ragazzo magrebino colpito da colpo di pistola, è grave. E’ successo sul lungomare, all’alba. La causa: una ragazza. Un albanese lo sparatore

I carabinieri sul luogo del ferimento (romagnanoi)
Un teste racconta l'accaduto (romagnanoi)

RIMINI - Spari poco dopo le cinque del mattino all'altezza del Bagno 57. Un giovane è stato colpito con un colpo d'arma da fuoco all’addome. Il ragazzo e’ stato trasportato all’ospedale Infermi, le sue condizioni sono state giudicate dal 118 gravi. E' stato operato. Alla base dell'aggressione un diverbio per una ragazza nato tra un gruppo di giovani magrebini regolari e un giovane albanese. Secondo quanto hanno raccontato due dei ragazzi coinvolti  (magrebini regolari in Italia e residenti a Rimini), mentre erano fermi assieme ad un terzo amico in un'auto parcheggiata lungo viale Regina Elena, sono stati avvicinati da un albanese che ha chiesto loro chi avesse cercato di parlare con la sua ragazza. Uno dei tre è sceso a quel punto dall'auto per parlare con l'albanese, ma questi avrebbe estratto la pistola (una semiautomatica di piccolo calibro) e fatto partire un colpo, che ha ferito il ragazzo all'addome. Poi l'albanese e la ragazza si sono allontanati.

sabato 15 ottobre 2011

Guerriglia urbana nel centro di Roma durante il corteo degli "indignados". Piazza San Giovanni a ferro e fuoco. Gli incidenti causati da alcune centinaia di incapucciati, infiltrati nella manifestazione




ROMA - Una vera e propria guerra al centro di Roma durante il corteo degli indignados: decine di violenti manifestanti si scontrano con le forze dell'ordine. Sono una frangia di incapucciati, che gli organizzatori del corteo hanno invano cercato di tenere lontani. 
Pioggia di lacrimogeni e sampietrini. Ferito gravemente un ragazzo di 20 anni. Anche un agente di polizia e' rimasto ferito nel corso degli scontri con un gruppo di manifestanti durante il corteo degli indignados. Secondo quanto si e' appreso, il poliziotto e' stato ferito a una gamba ed e' stato poi soccorso da un'ambulanza.
Un manifestante, un ragazzo di circa 20 anni, e' stato ferito alla testa, a piazza San Giovanni, fose investito da un mezzo della polizia.Centinaia di manifestanti che avevano trovato riparo dietro le transenne sotto la Basilica di San Giovanni si stanno spostando all'interno dei giardini del vicariato, che sono stati aperti dall'interno per favorire una via di fuga a coloro che si sono trovati di fatto 'imprigionati' sul lato della piazza, tra sassaiole, fumogeni e cariche delle forze dell'ordine

Diversi feriti durante gli scontri: ci sarebbe anche uno dei teppisti che hanno scatenato gli sconti, pare che dopo essere stato ferito a un sopracciglio sia stato sollevato di peso da altri manifestanti. 
Un manifestante colpito alla mano dallo scoppio di un petardo in via Cavour ha perso due dita: è un militante di Sel, il partito di Nichi Vendola. Lo riferisce Massimo Cervellini, coordinatore romano di Sel, che aggiunge: "E' stato aggredito da un gruppo di incappucciati mentre manifestava pacificamente". 
I gruppetti dei violenti sono vestiti completamente di nero, hanno il volto travisato e non parlano con nessuno. Sono inizialmente un gruppetto di trenta-quaranta, all'interno del corteo. La loro sembra una divisa studiata: felpe nere, caschi neri, occhiali da sole o bandane ma comunque volto coperto. Se interrogati non parlano nè si definiscono. Per loro parla lo striscione che espongono: «se ci prendono il presente noi ci rubiamo il futuro». Al passaggio su via Cavour hanno sollevato un grosso striscione «Vendetta precaria» attaccandolo ai cavi della luce. Tra i manifestanti che hanno compiuto gli atti di teppismo - riferisce Il Messaggero -ci sono anche un uomo con un bambino di circa 10 anni, presumibilmente padre e figlio. Anche il bambino ha il volto travisato con una kefiah. I gruppi di violenti si sono via via ingrossati, raggiungendo secondo la polizia le 500 unità. Le forze dell'ordine sono intervenute alla fine di un lungo percorso di devastazioni, su via Labicana dove sono state tirate bombe carta contro una sede del Ministero della Difesa e dove un gruppo di ragazzi con felpa nera, caschi neri e bastoni, hanno preso di mira e frantumato una statua della Verginemandando in frantumi il gesso. Sul selciato il volto deturpato della statua fatta in pezzi. Da quel momento è stato un crescendo di scontri, con i violenti che hanno preso di fatto il controllo di piazza San Giovanni, attaccando le forze dell'ordine da tre fronti.
Intanto i manifestanti pacifici urlano "Vergogna" verso le forze dell'ordine che secondo loro non stanno attaccando i violenti
 I disordini sono continuati nel tardo pomeriggio: ci sarebbero ora una quindicina di mezzi blindati delle forze dell'ordine schierate a piazza San Giovanni, dove però la Polizia non riesce a sfondare. I teppisti sono nel prato davanti alla basilica e si sono armati con pali della segnaletica stradale. Un blindato delle forze dell'ordine è stato dato alle fiamme: i militari all'interno del mezzo dei carabinieri sono riusciti a fuggire. La camionetta poi è esplosa. Un minorenne è stato fermato dagli agenti in via Emanuele Filiberto. Il ragazzo in lacrime urlava «Vi prego, vi prego non ditelo ai genitori». Il ragazzo è stato portato verso una camionetta.

I manifestanti in piazza San Giovanni si sono raccolti sotto la basilica: alcuni di loro sono vistosamente impauriti. Gli agenti faticano a ripristinare l'ordine, i teppisti non cedono. Via Carlo Felice è completamente bloccata dai blindati che sgommando avanzano e indietreggiano. Dal muro dei blindati continuano ad uscire feriti tra i manifestanti e le forze ordine. Se ne contano a decine.
Atti vandalici anche lungo via Appia Nuova. Un gruppo di black bloc, che si sono allontanati da piazza San Giovanni per arrivare fino a piazza Re di Roma, hanno divelto cassonetti dell'immondizia, dati dopo alla fiamme, e distrutto alcuni negozi. Lungo tutta via Appia, da piazzale Appio fino a piazza Re di Roma, le saracinesche dei negozi sono abbassate. Distrutti le vetrine e gli sportelli bancomat della Banca Bnl lungo via Appia, all'altezza di piazza Sulmona.
I manifestanti pacifici a mani alzate hanno cercato di bloccare i violenti gridando 'Basta violenza'Ora sono i manifestanti ad aiutare le forze dell'ordine per bloccare i violenti nel corteo degli Indignati a Roma. A piazza San Giovanni alcuni manifestanti ne hanno bloccato alcuni. In molti hanno applaudito più volte all'entrata in azione dei mezzi speciali con idranti. Anche le cariche vengono accolte da sollievo e applausi.Circa 200 manifestanti del corteo degli Indignati a Roma si sono arroccati sotto la statua di San Francesco e urlano 'no violenza' all'indirizzo dei teppisti. 
Le cariche degli agenti sono violentissime e c'é un nutrito lancio di fumogeni contro i teppisti. Tanti i blindati che stanno arrivando sul posto


In precedenza gli incappucciati avevano dato fuoco a tre auto, aggredito una troupe di Sky Tg24 e assaltato le filiali di alcune banche e due pompe di benzina. Un militante dei Cobas, di circa 60 anni, è rimasto ferito non gravemente mentre stava tentando di impedire ad altri manifestanti di lanciare bottiglie contro i vigili del fuoco che sono intervenuti per spegnere le auto date alle fiamme.

Sono una ventina i manifestanti soccorsi dalle ambulanze del 118 . I feriti sono stati trasportati dalle ambulanze negli ospedali Umberto I e San Giovanni. Secondo quanto si e' appreso, si tratta di codici di media e bassa entità.  Nella maggioranza dei casi si tratta di contusioni, escoriazioni e ferite lacero-contuse. Le ambulanze del 118 hanno avuto difficolta' a soccorrere i feriti a cuasa dei blocchi stradali e dei tafferugli. .
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